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Padri e figli, di Ivan Turgenev, edito da Garzanti e recensito da Katia Ciarrocchi

Padri e figli, di Ivan Turgenev, edito da Garzanti e recensito da Katia Ciarrocchi

Padri e figli – Ivan Turgenev – Garzanti – Pagg. 240 – ISBN 9788811360193 – Euro 10,00



Nel vasto universo della letteratura russa, “Padri e figlidi Ivan Sergeevic Turgenev incanta con la sua narrazione avvincente, e offre anche un'immersione profonda nelle complesse dinamiche sociali e generazionali. Pubblicato nel 1862, questo romanzo ci trasporta nel cuore pulsante della Russia del XIX secolo, un paese sospeso tra le antiche tradizioni e il vento del cambiamento.
Il romanzo si apre con il ritorno a casa di Arkadij Kirsanov, appena laureato, accompagnato dal suo amico Evgenij Bazarov. Bazarov è un giovane medico nichilista, una figura che rifiuta tutte le convenzioni e le istituzioni sociali. La sua presenza sconvolge la tranquilla vita della famiglia Kirsanov, soprattutto quella di Nikolaj Petrovic, il padre di Arkadij, e di suo zio Pavel Petrovic, un ex ufficiale militare dall'aria aristocratica.
Turgenev dipinge Bazarov con un'acutezza straordinaria, il suo scetticismo radicale e il suo disprezzo per le emozioni e le tradizioni rappresentano una sfida diretta ai valori della generazione precedente. Tuttavia, l'autore non si limita a creare un semplice antagonista; Bazarov è un personaggio capace di suscitare sia ammirazione che avversione. La sua intelligenza acuta e la sua forza di volontà sono controbilanciate da una vulnerabilità emotiva che emerge nel corso del romanzo, specialmente nella tormentata relazione con Anna Sergeevna Odintsova.
Il cuore pulsante di “Padri e figliè il conflitto tra generazioni; Arkadij, pur ammirando Bazarov, inizia a comprendere le limitazioni del nichilismo. Il confronto tra Bazarov e Pavel Petrovic incarna perfettamente questa tensione: da un lato, la giovane generazione desiderosa di demolire tutto ciò che è vecchio e obsoleto; dall'altro, una generazione che, pur consapevole dei propri difetti, si aggrappa tenacemente a valori e tradizioni consolidate.
Turgenev affronta questo scontro con grande sensibilità, evitando giudizi semplicistici: i “padrinon sono semplici reazionari, né i “figliribelli senza causa. Il romanzo esplora le paure, le speranze e le frustrazioni di entrambe le parti, dipingendo un ritratto umano e realistico della società russa dell'epoca.
La prosa di Turgenev è elegante e misurata, arricchita da descrizioni vivide della campagna russa e da dialoghi incisivi che catturano la tensione tra i personaggi. La sua scrittura è pervasa da una malinconia sottile, una consapevolezza della transitorietà della vita e della difficoltà di trovare un equilibrio tra il vecchio e il nuovo.
Padri e figliè un romanzo che, oltre a offrire una storia avvincente, invita a riflettere sulle dinamiche tra tradizione e innovazione, sulle complessità delle relazioni umane e sulle contraddizioni della natura umana. Ivan Turgenev ci regala un'opera che continua a risuonare ancora oggi, offrendo uno specchio in cui riflettere le nostre stesse lotte tra passato e futuro.
Padri e figlinon è solo un romanzo storico, ma una meditazione senza tempo sulle sfide dell'umanità. Una lettura imprescindibile.


Katia Ciarrocchi



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