Il visconte che mi amava, di Julia Quinn, edito da Mondadori e recensito da Katia Ciarrocchi
Il visconte che mi amava. Serie Bridgerton. Vol. 2 – Julia Quinn – Mondadori – Pagg. 320 – ISBN 9788804789819 - Euro 11,00
Se
amate le storie d'amore che fanno battere il cuore, “Il
visconte che mi amava”
di Julia
Quinn è
uno di quei romanzi che vi avvolge in una calda coperta di emozioni,
umorismo e romanticismo. È la seconda tappa del viaggio
nell'universo della famiglia Bridgerton, e questa volta i
riflettori sono puntati su Anthony, il maggiore dei fratelli, che ha
un piano preciso: sposarsi senza innamorarsi. Ma si sa, quando si
sfida il destino in una storia d'amore, i piani raramente vanno
come previsto.
Anthony Bridgerton è il visconte che, segnato
dalla morte del padre, è convinto di non poter vivere a lungo,
convinzione che lo spinge a cercare un matrimonio basato sulla
convenienza piuttosto che sull'amore, perché non vuole far
soffrire la perdita di una persona amata come è successo con suo
padre. Eppure, è proprio in questo rigido tentativo di evitare il
sentimento che incontra Kate Sheffield (nella serie, Kate Sharma). Ed
è qui che tutto cambia.
Kate è tutto ciò che Anthony non si
aspettava: forte, determinata, a volte irriverente, ma soprattutto
una donna che non ha paura di tenergli testa. È proprio questo
scontro tra due volontà così forti che alimenta la magia della loro
storia. I dialoghi tra loro scintillano di battute, provocazioni, ma
anche di una profondità emotiva che li avvicina pagina dopo
pagina.
Il cuore del romanzo si fonda proprio su questo
crescendo di emozioni. Le tensioni, le risate, i momenti dolci e
quelli drammatici si alternano perfettamente, creando una storia che
trascina il lettore verso un epilogo atteso ma comunque appagante.
Julia Quinn ha il dono di mescolare leggerezza e passione in un
equilibrio perfetto, e Anthony e Kate ne sono l'incarnazione.
Le
differenze con la serie Netflix sono
intriganti, soprattutto per chi ha amato entrambe le versioni.
La
serie amplifica il dramma, soprattutto con il triangolo amoroso tra
Anthony, Kate e Edwina, la sorella minore di Kate. Nel libro, Edwina
è una presenza più sfumata, una bellezza classica che serve da
pretesto per il corteggiamento di Anthony, ma senza l'intenso
coinvolgimento emotivo che vediamo sullo schermo. Nella serie,
invece, Edwina diventa una figura centrale, e la tensione tra le
sorelle e Anthony si intensifica, rendendo il loro legame molto più
drammatico.
Inoltre, la serie arricchisce la storia con il
background culturale di Kate, trasformandola in Kate Sharma, una
donna di origini indiane, aggiungendo una diversità etnica che nel
libro non è presente. Questo cambiamento non solo modernizza la
trama, ma offre anche nuove sfumature al personaggio, rendendo la sua
forza e il suo senso di responsabilità ancora più incisivi.
La
differenza più marcata, però, sta nella gestione del conflitto
emotivo di Anthony. Nel libro, il visconte è ossessionato dall'idea
della morte, convinto che, come suo padre, morirà giovane. Nella
serie, questo aspetto è meno prominente, con Anthony più
focalizzato sulle responsabilità e sui doveri familiari.
Un
altro momento cruciale che diverge è il matrimonio tra Anthony e
Edwina: mentre nel libro questa unione non arriva mai a un punto
critico, nella serie c'è un vero e proprio matrimonio interrotto,
un momento drammatico che mette in luce il conflitto tra amore,
dovere e aspettative sociali. È una scelta che aggiunge un livello
di tensione in più, ma che nel romanzo non è presente, dove il
percorso verso l'amore tra Anthony e Kate è più diretto, seppur
ostacolato.
Ma forse il cambiamento più importante riguarda il
tono: mentre il libro è più delicato e intimo, con una buona dose
di umorismo e dolcezza, la serie preferisce un'atmosfera più
carica di tensione e di conflitti interiori, puntando più sul dramma
che sulle sfumature romantiche e leggere.
Il visconte che mi amava è una storia che, nel suo cuore, parla della paura di amare, della perdita, e della forza dell'amore che supera ogni barriera. E per chi ha adorato la versione Netflix, scoprire le differenze tra le pagine e lo schermo sarà un'avventura altrettanto coinvolgente, un viaggio tra il romanticismo classico e la modernità della narrazione televisiva.
Katia Ciarrocchi
