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Precipizio, di Robert Harris, edito da Mondadori

Precipizio, di Robert Harris, edito da Mondadori

Precipizio

di Robert Harris

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.

Narrativa

Pagg. 420

ISBN 9788804760696

Prezzo Euro 22,00



Una strana spy story



Nell'estate del 1914 l'intera Europa è sull'orlo del precipizio, perché a Sarajevo è stato ucciso l'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria e per il gioco delle alleanze sussiste il rischio dello scoppio di una guerra che finirebbe con il coinvolgere quasi tutti i paesi europei. Inoltre il Regno Unito è minacciato dalla crisi irlandese che potrebbe incrinare irreparabilmente l'intera struttura dell'impero, rivelandosi un problema ben più grave e impellente dell'intervento in un conflitto. E' questo lo sfondo dell'ultimo libro di Robert Harris, capace, come sempre, di mescolare storia e romanzo. Per far questo ricorre alle lettere inviate da Lord Herbert Asquith, primo ministro dell'epoca, all'amante Venetia Stanley, figlia di un ricco Lord e più giovane di oltre trent'anni. Come precisa l'autore in una nota agli inizi, le lettere succitate sono autentiche, come pure i telegrammi, gli articoli di giornale, i documenti ufficiali, la corrispondenza fra Venetia Stanley e Edwin Montagu. Invece le lettere inviate da Venetia Stanley a Lord Asquith sono frutto d'invenzione, come immaginario è anche l'agente speciale Paul Deemer. La corrispondenza fra il primo ministro e l'amante è giornaliera, e spesso si tratta di più lettere, missive in cui il capo dell'esecutivo il più delle volte cerca uno sfogo e un conforto ai suoi problemi di governo, svelando però eventi e decisioni segretissime, che per fortuna non finiscono nelle mani di una eventuale spia. Tuttavia, inevitabilmente, in tutto quel comunicare con Venetia può accadere un intoppo, come quello del ritrovamento da parte di alcuni cittadini di telegrammi riservati, mostrati all'amante durante i giri in auto del venerdì e poi gettati dal finestrino. E' così che il nascente servizio segreto inglese si allarma e decide di controllare la posta di Lord Asquith, affidandone l'incarico all'agente Paul Deemer. Il romanzo, che è prevalentemente una storia d'amore, tende ad assumere anche la caratteristica della spy story e poco importa che le notizie riservate non finiscano nelle mani delle spie tedesche (la Gran Bretagna nel frattempo è entrata in guerra con la Germania), perché, a parte la grave irregolarità di comportamento del primo ministro, resta il rischio più che fondato che possano finire nelle mani nemiche. Quindi, benché non siamo in presenza del classico romanzo di spionaggio, la suspense non manca, e comunque l'opera si fa apprezzare soprattutto per questa tormentata vicenda amorosa, che Venetia a un certo punto decise opportunamente di troncare, scegliendo la compagnia di uno spasimante che da tempo era in speranzosa attesa.

Precipizio è un libro particolare, più affine a Monaco che a L'ufficiale e la spia, entrambi dello stesso autore, e si muove nel difficile e infido mondo della politica, ben descritto e in cui si agitano personaggi veri come Churchill.

In alcuni momenti il ritmo rallenta, in altri si velocizza, ma avviene sempre per libera scelta dell'autore, scelta che ho trovato più che giustificata. L'ambiente anglosassone di inizi secolo e le atmosfere sono rese con la consueta abilità e contribuiscono non poco alla piacevolezza di un romanzo che, senza essere il migliore di Harris, rientra tuttavia fra i suoi più riusciti.



Robert Harris, laureato alla Cambridge University, è stato giornalista alla BBC, e uno dei più noti commentatori dell'"Observer" e del "Sunday Times".

È diventato famoso in tutto il mondo nel 1992 con Fatherland, il cui successo lo ha inserito a pieno titolo nel ristretto gruppo di autori che hanno ridefinito e ampliato i confini del thriller. Successo confermato da Enigma (1996), Archangel (1998), Pompei (2003), Imperium (2006), Il ghostwriter (2007), da cui è stato tratto un film diretto da Roman Polanski, Conspirata (2010), L'indice della paura (2011), L'ufficiale e la spia (2014), Conclave (2016), Monaco (2018), Il sonno del mattino (2019). Prima di dedicarsi interamente alla narrativa ha scritto numerosi saggi, fra cui una celebre inchiesta sui falsi diari del Führer, I diari di Hitler (2002). Tutte le sue opere sono edite in Italia da Mondadori.



Renzo Montagnoli