La stanza del colore provvisorio, di Anna Maria Ercilli, pubblicato da ilmiolibro.it
La stanza del colore provvisorio
di Anna Maria Ercilli
Edizioni ilmiolibro.it
Poesia
Pagg. 51
ISBN 9788891037657
Prezzo Euro 10,00
Una raccolta politematica
La raccolta ha mutuato il titolo da una delle poesie che la compongono, appunto La stanza del colore provvisorio (Quel pensiero di parole / non dette ritorna a cadenze / di luce, davanti al mattino / la finestra apre la stanza / del colore provvisorio.). E' logico pensare che la poetessa si sia affidata a questi versi per esprimere un suo messaggio, che tuttavia non è di facile interpretazione. Il fatto delle parole non dette potrebbe esprimere un sentimento di rimorso per non aver colto un momento per dire qualcosa di importante, poi dimenticata, ma che ogni tanto ritorna, un ricordo radicato che pretende attenzione; tuttavia si parla anche di cadenze di luce, luce che ritorna puntualmente a ogni alba, ma a complicare ulteriormente l'enigma c'è quel “davanti al mattino / la finestra apre la stanza / del colore provvisorio”. Mi sembra che ci troviamo di fronte a una metafora, ma di che? La mia personale interpretazione è il ricorrere della vita, che dopo i dubbi della notte, alla luce del mattino fa ricominciare il percorso di ognuno, un percorso che non conosciamo, ma che intuiamo, un che di provvisorio nelle sfumature di ogni giorno che passa, risveglio dopo risveglio, per procedere a tentoni.
Non so se volesse esprimere questo Anna Maria Ercilli, anche perché la raccolta non è monotematica, ma è fatta di poesie che hanno ispirazioni indubbiamente diverse. Tuttavia, se il fatto che le tematiche siano diverse rende difficile conoscere il significato di questa poesia, è però vero che al lettore è concesso il piacere di leggere una varietà di testi che consentono di valutare meglio le qualità dell'autore.
Non volendo tediare chi legge la presente penso sia meglio proporre un assaggio e così si passa dalla lirica di sentimenti, come Emozione (Conosci l'emozione che non / tiene a freno nulla, la febbre / :..) a quella sulla natura, particolarmente cara ad Anna Maria, che l'apprezza in tutte le sue sfumatura, anche in Dolomiti (Quanta distanza dal mare / calpesto conchiglie e gusci saldati /…).
E' difficile poi trovare dei riferimenti all'ultima silloge pubblicata (La porpora delle api), se non in una traccia stilistica, qui solo abbozzata, ma più concreta e definita nell'ultima opera edita, insomma senza voler ricorrere a un anglicismo abusato (work in progress) in La stanza del colore provvisorio la poetessa ha gettato altri semi della sua arte, realizzando un indispensabile esercizio, di cui già si riescono a vedere quei frutti che poi meglio si colgono con La porpora delle api.
La lettura, per quanto ovvio, è consigliata.
Anna Maria Ercilli vive a Trento con memorie liguri. Ha lavorato nel Servizio Sanitario. Ha pubblicato sette sillogi di poesia, scrive racconti e articoli culturali per le riviste «Il Furore dei libri» e «R&S», è inserita in alcune antologie (Controparole, Hospite, L'evoluzione delle forme poetiche, Vivere l'abbandono) e riviste («La Mosca di Milano», «Il Monte Analogo» e altre). Presente anche nel dizionario delle parole perdute Nelle pagine del tempo (EmmeTi 2011) e nei volumi Le stagioni per posta e Una lettera importante (entrambi con LUA di Anghiari), Quella volta su un treno (Equinozi 2020), iPoet Lunario in Versi (LietoColle). Fotografa per passione. Presidente della Società Dante Alighieri di Trento nell'anno sociale 2014-2015.
Renzo Montagnoli
