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Nuove anime, di Vincenzo D’Alessio, edito da Fara e prefato da Alessandro Ramberti

Nuove anime, di Vincenzo D’Alessio, edito da Fara e prefato da Alessandro Ramberti

Nuove anime – Vincenzo D'Alessio – Fara – Pagg. 64 – ISBN 9788894903621 – Euro 10,00


Prefazione


miliardi di avi nel nulla”


Il titolo qui sopra è l'ultimo verso della poesia 20., che si dispiega in maniera lirica­mente splendida: ascolto la magica notte / misteri ha luna / nelle punte dorate di vite / silenti nel manto stellato. I nostri padri sem­brano dunque essere punti di luce defunti, il­lusori, immersi in un buio assoluto… eppure sono loro a darcene contezza (di quel vuoto), a dirci che c'è un mistero nell'universo, una bellezza contrastata che riverbera in un'anima nuda al mondo (25.) e per questo in grado di cogliere la voce della terra / che chiama per nome / il cielo (29).

Chi può definire l'anima inquieta e bistrat­tata del poeta (3.), la sua capacità di fare me­moria (9.) e aprirci gli occhi (10.)?

Il suo migrare sulla terra ferita (1.), il suo farsi incontro ai volti amati (5.) e a quelli sra­dicati (12.), il suo accogliere immagini (6.) e suoni (4.) da un tempo antico (7.) che appare accartocciato in un oggi frenetico, indifferente (17.) e a volte crudele?

È forse vero che è un fanale la vita / si fa strada a fatica / per spegnersi nell'assen­za (14.)?

Dov'è, nei nostri contemporanei, il sapore dei desideri, dei sogni condivisi (38.), gli unici che sanno dar vita a un futuro nuovo, reale, migliore (33.)?

Che ruolo è destinato alle anime sensibili che sanno leggere la realtà con empatia e sug­gerire uno stile di vita più attento all'ambiente e al bene comune e assai più concreto – nel denunciare scempi e trascuratezze – dei facili slogan attira-voti?

L'uso causativo del verbo scendere (caratte­ristico delle parlate meridionali che rendono transitivi e quindi attivi alcuni verbi di moto intransitivi) è altamente suggestivo nel distico che compone la poesia 8. di una pregnanza icastica che rimane profondamente incisa già al primo ascolto: il fiume dalla bella bocca / scendeva sagome di morti. Nella loro bre­vità, questi due novenari giambici ci fanno subito percepire un mondo dal respiro epico, ci riportano all'Eneide, alla Divina Comme­dia, ai poemi omerici, al Tasso, a un intenso poeta meridiano come Rocco Scotellaro, così amato dal Nostro…

Il contrasto fra la bellezza della foce e le sa­gome indefinite delle salme (quante saranno?) che le acque fanno scendere (quasi donano? o lo fanno con l'indifferenza della natura leo­pardiana?) al mare genera quello stupore che caratterizza il sublime* e sa penetrare imme­diatamente nel nostro intimo.

Questa è infatti una chiave importante del­la poetica di Vincenzo D'Alessio, quella di usare parole scelte e umili, semplici e ricche di riverberi, correlativi oggettivi concreti e universali: nelle grondaie ride il sole / dentro nuvole di fuoco / portasse via il rancore (15.); eravamo partiti soldati / mascherati di gioia / nomi persi nei libri / di storia (18.); I morti mi tengono per mano / incontro al sole / sul davanzale del cielo (21.).

E che forza struggente c'è nella malin­conia dello specchio incapace di riflettere un'immagine che non può sostenere / so­spesa nel rasoio del cielo (13.)!

Solo nei poeti, solo nella porziuncola poeti­ca e creativa che c'è in ognuno di noi, magari celata, negletta, sotterrata da cumuli di pre­occupazioni o da effimere fiammate emotive, solo in quel vertice sfuggente e umile, potente e generativo, che possiamo chiamare spirito, troviamo quella scintilla di divino che sa ri­flettere una verità che ci abbraccia, ci eleva, ci accompagna: L'amore tiene il cammino / senza scogliere sul mare / del silenzio etereo / solo il merlo scontento / dei passi lascia il sicuro / nido colmo di vita (21.).

Il poeta è un compagno di viaggio per mete che mai si raggiungono a piedi, con lui ogni passo diventa più denso e prezioso.



* “Manifestazione dell'arte o della moralità nel suo grado più elevato” (Dizionario italiano ragionato, G. D'Anna • Sintesi, Firenze, 1988.


Alessandro Ramberti