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L’arma segreta del Duce. La vera storia del carteggio Churchill – Mussolini, di Mimmo Franzinelli, edito da Rizzoli

L’arma segreta del Duce. La vera storia del carteggio Churchill – Mussolini, di Mimmo Franzinelli, edito da Rizzoli

L'arma segreta del Duce.

La vera storia del carteggio Churchill – Mussolini

di Mimmo Franzinelli

Rizzoli Editore

Storia

Pagg. 437

ISBN 9788817080583

Prezzo Euro 23,00



Un epistolario inesistente



La seconda guerra mondiale è finita da pochi anni, l'Italia lentamente torna alla normalità, anche se il teatro della politica è caratterizzato dallo scontro ormai aperto fra democristiani e comunisti, tenzone in cui cercano di inserirsi per rivendicare un ruolo strategico gli ex fascisti, usciti indenni da una benevola epurazione. In questo contesto nasce una vicenda che ha quasi dell'incredibile e che ha per oggetto il presunto scambio epistolare fra Benito Mussolini e Winston Churchill. L'ipotesi non è tuttavia infondata, perché c'è la certezza di una lettera inviata il 15 maggio 1940 dal Primo ministro inglese al duce e che ha unicamente come scopo quello di scongiurare la guerra fra le due nazioni; Mussolini risponde tre giorni dopo con una missiva che respinge le possibilità di una intesa senza lasciare aperta la benché minima porta. Ci si domanda, razionalmente, se questo iniziale carteggio ha avuto un seguito e infatti c'è chi poi, in modo del tutto interessato, fornisce la risposta, palesando non tanto la possibilità, ma addirittura la certezza di altra corrispondenza di cui sarebbe in possesso. Per quanto ovvio, la notizia è una di quelle che può essere considerata una bomba e di tanto se ne parlerà, e addirittura ancora se ne parla a distanza di anni dopo che la vicenda si è sgonfiata. Sì, perché si tratta di un falso, di un grossolano falso, come dimostrato dallo storico Mimmo Franzinelli grazie a una molteplicità di documenti inediti, tratti dagli archivi della Rizzoli, della Mondadori e del Foreign Office. Insomma, dopo quelle due lettere del maggio del 1940 non ci fu altra corrispondenza fra i due capi di governo. Eppure, appena concluso il secondo conflitto mondiale, si cominciò a parlare di ben 62 missive che si sarebbero scambiate reciprocamente Churchill e Mussolini, a cui poi si aggiunsero, secondo il principio che nel più ci sta il meno, lettere di Hitler, di De Gasperi, di Badoglio, di Croce e di altri personaggi di primo piano.

Come è stata possibile tutto ciò?

Mimmo Franzinelli racconta una storia di imbroglioni, spesso supportati dai vertici della polizia e dei servizi segreti, cioè da quelli che avrebbero dovuto perseguirli, nonché da esponenti neofascisti. In pratica venne avviata una vera e propria macchina del fango con lo scopo di discolpare il Duce dall'aver portato il paese a una guerra disastrosa, al cui esito negativo avrebbero contribuito in modo non certo marginale gli antifascisti, nonché per “sputtanare” la Gran Bretagna, paese verso la quale c'era sempre stata un'aperta ostilità dell'estrema destra. Nacque così una vera e propria telenovela che come ho accennato raccolse intorno a sé molti interessati, e ancora ce n'è qualcuno anche oggi, nonostante la vicenda si sia spenta da sé, vicenda che presentò non solo risvolti politici, ma che vide anche per alcuni la possibilità di ottenere favori in alto loco per lo svolgimento di attività industriali e commerciali.

L'esito delle ricerche approfondite di Franzinelli è di una vera e propria truffa, quindi senza incertezze, come anche comprovato del fatto che la vicenda, divampata come un fuoco, poi si è chiusa con una cenere che per qualcuno è ancora calda, anche se di nostalgici disposti a credere a cose impossibili se ne dovrebbero trovare sempre meno; tuttavia mi sorge il sospetto che un abile manovratore potrebbe riattivare la fiamma, nonostante tutte le inconfutabili prove portate con la consueta capacità e precisione dallo storico bresciano, anche perché in Italia è possibile anche l'impossibile.

Da leggere, ovviamente.



Mimmo Franzinelli (Cedegolo, 1954) studioso del fascismo e dell´Italia repubblicana, componente del comitato scientifico dell'Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione "Ferruccio Pari", è autore di numerosi libri, fra cui: per Bollati Boringhieri, I tentacoli dell´Ovra (1999, premio Viareggio 2000), Rock & servizi segreti (2010) e Autopsia di un falso. I Diari di Mussolini e la manipolazione della storia (2011); per Mondadori, L´amnistia Togliatti (2006), Il delitto Rosselli (2007), Beneduce. Il finanziere di Mussolini, con Marco Magnani (2009), Il Piano Solo (2010), Il prigioniero di Salò (2012), Tortura (2018); per Rizzoli, La sottile linea nera (2008). Con Feltrinelli ha pubblicato: La Provincia e l´Impero. Il giudizio americano sull´Italia di Berlusconi, con Alessandro Giacone (2011), Delatori. Spie e confidenti anonimi: l´arma segreta del regime fascista (UE 2012), Il Giro d'Italia. Dai pionieri agli anni d'oro (Feltrinelli, 2013), - per gli Annali della Fondazione Feltrinelli - Il riformismo alla prova. Il primo governo Moro nei documenti e nelle parole dei protagonisti (ottobre 1963-agosto 1964), con Alessandro Giacone (2013) e Fascismo anno zero (Mondadori 2019), Croce e il fascismo (Laterza 2024), Mussolini racconta Mussolini (Laterza 2024).


Renzo Montagnoli