Pietre, di Tiziana Monari
Pietre
di Tiziana Monari
Ed ora, spogliata dl tempo
in questo paradiso all'ombra delle spade
attendo la trama del mio corso
la labile traccia della fine
vedo le scarpate delle strade, i fossi e gli argini
la folla che innesca le sue pietre
e dopo ci sono solo ombre nei capelli
l'abito blu senza mare e senza cielo
ed anni senza vento
e crepe sulle strade ormai straniere
il dolore è lì, impresso sopra il volto
sul sangue che si fa strada tra i miei occhi
la sua sagoma sul giallo della sabbia.
E' l'ora primordiale della sera
l'attesa è ormai quel poco, quel niente che rimane
uno squarcio brutale di tenebra e di luce
sorrido nel velo sottile dell'essenza
svanendo chiara oltre le robinie ormai sfiorite
la neve che sbianca il corpo abbandonato
ci sono spighe viola tra i cespugli
e platani ricurvi verso l'acqua.
A Gule Sama dodicenne lapidata in Pakistan dopo un sommario processo per adulterio.