Progetto Liberty Ballata per eroi misconosciuti, di Eugenio Lorenzini - Editrice Genesi
Progetto Liberty
Ballata per eroi misconosciuti
di Eugenio Lorenzini
Editrice Genesi
Pagg. 288
ISBN 9791281996472
Prezzo Euro 18,00
Prefazione
Dice
Ezra Pound, “Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee,
o le sue idee valgono nulla o vale nulla lui”. Questa sorta di
broccardo universale, valido per l'intera umanità di tutti i tempi
e di tutti i luoghi, potrebbe essere posto come esergo al libro di
Eugenio Lorenzini, Progetto
Liberty:
è l'auspicio di sempre “sapere
fare di meglio”,
che illumina il cammino dell'umanità come fosse la scintilla di
Prometeo sottratta agli Dèi dell'Olimpo e offerta agli
uomini.
Progetto
Liberty è
un canto corale dedicato alla libertà dalla tirannia del
nazifascismo, celebrato nelle retrovie dei campi di battaglia, come
organizzazione politica, sociale, economica, ingegneristica per
creare un portento produttivo di incredibile efficienza capace di
costruire in meno di due anni duemila settecento dieci navi in grado
di trasportare ad ogni traversata ventisette milioni di tonnellate di
materiale dal continente americano ai teatri di guerra, per
affrontare e per vincere la potentissima macchina da guerra costruita
da Hitler, nonché per sostenere Gran Bretagna e Russia nello sforzo
comune di combattere contro Germania, Italia e Giappone. Il più
grande edificio costruito dall'umanità in quattromila cinquecento
anni di Storia è la piramide di Cheope: gli scienziati dicono che ci
vollero circa trent'anni per costruire l'accumulo di sei milioni
di tonnellate di materiale. Gli Stati Uniti costruirono in due anni
una flotta in grado di trasportare, ad ogni viaggio, oltre quattro
piramidi di Cheope attraverso l'oceano: l'umanità non ha mai
compiuto nulla di paragonabile al Progetto
Liberty,
voluto da Franklin Delano Roosevelt e realizzato da Emory Land,
Robert Cyril Thompson, Henry John Kaiser e da oltre settecentomila
lavoratori operanti in numerosi cantieri navali, fra i quali uno dei
maggiori fu Vanport -collocato a metà strada tra Vancouver e
Portland, nell'Oregon- di cui il libro parla diffusamente.
Il
poema epico universalmente più noto dedicato alle due Americhe è
certamente il Canto
General di
Pablo Neruda uscito nel 1950, composto da quindici differenziate
sezioni, per un totale di oltre 15.000 versi, dedicati alle due
Americhe, con prevalenza di quella Latina, dalle origini preistoriche
alla contemporaneità. Il poema di Eugenio Lorenzini è dedicato solo
agli Stati Uniti -con qualche attenzione riservata ai loro alleati e
ai nemici- in uno spazio di tempo di sei anni, per cui l'Autore è
riuscito a contenere lo sviluppo in poco più di settemila versi,
circa la metà di Pablo Neruda, ma la pienezza e il fascino
dell'ideazione ne pareggia il valore. Si tratta di un poema scritto
in chiave di ballata -canto popolare- con ritmi e talvolta con
ritornelli o rondeau, che richiamano le voci animose del popolo,
fatte di slogan o quasi di parole d'ordine, frasi semplici, in
stile corsivo, in duplice chiave interpretativa e narrativa sia del
mondo circostante sia quello interiore delle emozioni. Lo stile della
scrittura potrebbe richiamare vagamente Lehman
Trilogy di
Stefano Massini, se non fosse che il contenuto e l'ambientazione è
totalmente differente. Eugenio Lorenzini ha saputo curare nei minimi
dettagli la documentazione precisa dei fatti reali, cui ha aggiunto
l'esemplarità di alcuni personaggi umani di sua ideazione
creativa, sapientemente inseriti nell'oggettività delle situazioni
storiche. L'opera ha una struttura sostenuta da due centri paritari
di equidistanza, come accade nelle traiettorie ellittiche, con due
fuochi di riferimento: il primo fuoco è la qualità
dell'organizzazione politico-sociale del collettivo e il secondo
fuoco è la qualità personale dei singoli individui impegnati a
realizzare il Progetto
Liberty:
i livelli delle qualità uniti insieme determinano il plusvalore
delle quantità del progetto realizzato.
Il
poema si divide in due parti. La prima parte è dedicata al primo
fuoco dell'ellisse, cioè alla rappresentazione delle qualità del
sistema socio-economico-politico ed emergono i personaggi storici già
precedentemente citati, mentre sullo sfondo si nominano anche i
coprotagonisti della scena mondiale, come Winston Churchill e Adolf
Hitler. La seconda parte, invece, è dedicata alla valorizzazione
dell'altro fuoco dell'ellisse, cioè alle qualità dei singoli,
ed emergono i personaggi di invenzione creativa dell'Autore, prime
fra tutte le due donne Norma ed Emma, con i rispettivi figli Joshua
ed Alvin, nonché in seconda battuta la personalità del giovane
aiuto cuoco di colore Jesse, che incanta per la sua generosa
partecipazione volontaristica alla vita e per il suo insaziabile
desiderio di conoscenza. Tuttavia, sono sicuramente le due donne,
Norma ed Emma, a divenire le chiavi di volta dell'intero poema: la
loro sapiente partecipazione ai meccanismi complessi di vita e di
sopravvivenza che funzionano nella società americana degli anni
Quaranta diventa un saggio di rappresentazione della grande e
pacifica rivoluzione femminile realizzate dalle donne, con
determinata e quasi gioiosa volontà di intervento nel destino comune
della società in cui vivono. Sono autentiche protagoniste, vuoi come
spose innamorate o come madri premurose, successivamente rimaste sole
per vedovanza o per abbandono da parte di un coniuge evanescente, ma
che sono capaci non solo di sopravvivere e di badare ai figlioli, ma
di competere nei lavori a livello paritario con gli uomini, i quali
giustamente finiscono per ammirare e premiare la capacità del
femminino, nella sua generalità. Tutta la società americana, nelle
sapienti pagine di Eugenio Lorenzini, assume un atteggiamento di
valorizzazione dei meriti e dell'efficienza delle donne, come
emblematicamente è rappresentato nell'immagine riprodotta sulla
copertina del libro, che raffigura la leggendaria donna-operaio
denominata Rosie
la rivettatrice -al
secolo Rosalind P. Walter, nata nel 1924 e morta a 95 anni, nel 2019-
disegnata dal pittore Norman Rockwell, in un'immagine divenuta
famosa in tutto il mondo. Anche se in tono minore, si può dire che
similmente il personaggio di Jesse, l'aiuto cuoco di colore, è
rappresentativo della futura affermazione sociale, che compiranno gli
uomini di colore, quasi all'insegna del motto di Martin Luther
King, I
Have a Dream.
Il
poema di Eugenio Lorenzini, Progetto
Liberty,
rappresenta una delle novità più significative della poesia
italiana, che finalmente torna ad uscire dal trasparente vaso di
vetro del proprio Io
interiore,
nell'indagine psicanalitica del suo profondo Sé, per tornare a
rappresentare, con vigore interpretativo e descrittivo la realtà del
mondo circostante, in una ricchezza di tonalità e di colore che da
tempo mancava alla poesia contemporanea.
Sandro Gros-Pietro
Eugenio Lorenzini è un ingegnere elettronico di 59 anni, manager in una grande azienda manifatturiera, si è sempre interessato di questioni navali, forse perché il nonno è stato per molti anni il capo del reparto disegni del cantiere navale di Livorno.
Ha pubblicato tre romanzi in lingua italiana (1808, quasi una storia, storico, vincitore del 1° premio al concorso ‘Metropoli di Torino'; L'illustratore, storico; 179 gradi, triangolo imperfetto, contemporaneo) e ha pronto anche un altro libro, Il sesto giorno (romanzo, contemporaneo).
Ha scritto per 10 anni per JP4, Mensile Italiano di Aeronautica (1982-1991) e un suo articolo (Stealth, ultima frontiera) è citato nella bibliografia della voce Stealth nella versione italiana di Wikipedia.
