Io che amo solo te, di Luca Bianchini, edito da Mondadori e recensito da Katia Ciarrocchi
Io che amo solo te – Luca Bianchini – Mondadori – Pagg. 272 – ISBN 9788804729990 – Euro 12,00
Recensione di Katia Ciarrocchi
A
volte i libri sanno sorprenderti quando meno te lo aspetti. Io
che amo solo te di Luca
Bianchini è
stato per anni un ospite silenzioso nella mia libreria. Lo avevo
acquistato al momento dell'uscita, ma l'entusiasmo si era presto
spento, mi sembrava un romanzo ordinario, costruito su luoghi comuni
e incapace di offrire qualcosa di nuovo. Pensavo fosse un flop. E
invece, quando finalmente mi sono decisa a leggerlo, ho scoperto una
storia che non solo mi ha convinta, ma che è riuscita a scaldarmi il
cuore.
La
vicenda si svolge a Polignano a Mare, un borgo pugliese affacciato
sull'Adriatico, che l'autore dipinge in modo tale da permettere
al lettore di respirarne l'essenza. Le viuzze strette, il bianco
delle case, il profumo del mare.. tutto contribuisce a creare una
cornice meravigliosa.
Al
centro della trama c'è il matrimonio tra Chiara e Damiano, due
giovani provenienti da famiglie rispettabili, ma profondamente
diverse, un evento, atteso e celebrato da tutti, diventa il pretesto
per esplorare non solo la relazione tra i due sposi, ma anche un
intreccio di storie e segreti che coinvolge le loro famiglie e la
comunità intera.
Chiara
è la figlia di Ninella, una donna dolce e malinconica, il cui
passato nasconde un amore irrisolto per don Mimì, il padre dello
sposo. Ninella e don Mimì si sono amati da giovani, ma le
convenzioni sociali e le opposizioni familiari hanno impedito il loro
matrimonio, questo sentimento mai dimenticato aleggia come un
fantasma sul matrimonio di Chiara e Damiano, creando una tensione
silenziosa ma palpabile. Dall'altra parte c'è Matilde, la moglie
di don Mimì, una donna rigida e inflessibile, che lotta per
mantenere il controllo della famiglia e difendere le apparenze.
Non
meno importanti sono i fratelli degli sposi: Nancy, la sorella minore
di Chiara, irriverente e ironica, rappresenta la voce della modernità
e del disincanto, mentre Orlando, il fratello di Damiano, nasconde
con difficoltà la sua omosessualità, in un contesto familiare e
sociale che fatica ad accettarlo.
Quello
che mi ha colpito profondamente è come Luca Bianchini riesca a
intrecciare le vite di questi personaggi con il contesto culturale e
sociale di Polignano. Il matrimonio, più che un evento, diventa
un'occasione per mettere a nudo i legami umani. Attraverso le
tradizioni, le aspettative e le dinamiche di una comunità del Sud,
l'autore ci parla di amore in tutte le sue forme: quello passionale
che sfida le convenzioni, quello familiare fatto di compromessi e non
detti, e quello per sé stessi, che richiede il coraggio di essere
autentici.
Ogni
storia è un frammento di vita che risuona con il lettore, perché
parla di sentimenti universali, la paura di non essere all'altezza,
il peso delle aspettative, il desiderio di libertà.
Alla
fine, Io
che amo solo te è
un romanzo che mi ha fatto sorridere, riflettere e commuovere, mi ha
ricordato che dietro ogni legame c'è un mondo di emozioni, e che
anche le storie più semplici possono racchiudere una profondità
inaspettata. Se, come me, avete lasciato questo libro da parte per
troppo tempo, e non avete visto la trasposizione cinematografica, vi
invito a dargli una possibilità, potreste scoprire, tra le sue
pagine, qualcosa di speciale.
Citazioni tratte da: Io che amo solo te di Luca Bianchini
Il rancore a oltranza ha bisogno di resistenza fisica, la volontà non basta. (pag 58)
La felicità è talmente impalpabile che non può avere testimoni (…). La riconosci solo se ti ci trovi in mezzo. (pag 68)
E mettiti in testa che la persona giusta non esiste. Esistono solo persone che sono più adatte. (pag 79)
Il sesso è il peggiore delle droghe, e unito a una storia impossibile può essere fatale: perché il desiderio non cala, l'appagamento è estemporaneo, l'autostima vacilla al momento dei saluti – non mi ama abbastanza – e tutti gli altri pretendenti diventano banali e scontati. (pag 89)
Ogni amore custodisce almeno un segreto e solo alcuni non ne hanno timore: gli adolescenti, gli anziani e i disperati. Per tutti gli altri, la vita mette sempre trappole in cui è possibile cadere, l'importante è che nessuno ti veda. (pag 121)
Perché l'invidia è una bestia che riesce a farsi riconoscere in mezzo a un mare di complimenti. (pag 178)
Ci sono amori che non lasciano nemmeno una foto, e sono i più difficili da dimenticare. (pag 208)
Quando in amore si cerca la perfezione, si trova la solitudine. (pag 241)

