Rabit proof fence, di Daniela Raimondi
Rabit proof fence*
di Daniela Raimondi
Ho attraversato il deserto
per tornare al tuo grembo, madre
e poter stringere ancora tra le mani
le tue mani sacre.
Per mesi ho scrutato il disegno degli astri,
il perfetto ricongiungersi dei venti e delle stelle.
Ho calpestato terre bruciate dal vento,
stretto nella gola il tuo ultimo grido
e ogni notte sognavo
il tuo odore di terra e di tempesta.
Voglio morire stesa fra le tue ossa,
in un paese dove le donne gridano
partorendo figli con il sole negli occhi
e gli uomini piangono senza mai sentirsi soli.
*Dedicata a Molly e alla sua storia, narrata nel film che porta il titolo della poesia.
Molly, come tantissimi bambini australiani per metà aborigeni e metà europei, venne strappata dalla madre e dal villaggio dov'era cresciuta per essere portata in un centro di rieducazione a più di mille chilometri di distanza. In questi centri i bambini venivano introdotti al cristianesimo e reinseriti nella società di stampo anglosassone dove erano forzati a dimenticare la loro lingua, la loro cultura e le loro madri. La scelta di istruirli veniva fatta secondo il grado di pigmentazione della loro pelle. Solo i bambini dalla carnagione più chiara e dall'aspetto europeo avevano accesso alle scuole migliori.A quattordici anni, Molly fuggì dal centro di rieducazione insieme alle sorelle di quattro e otto anni. Le bambine percorsero a piedi, in condizioni disumane, gli oltre mille chilometri che le separavano dalla loro madre. La raggiunsero dopo due mesi riuscendo a sfuggire la polizia e la caccia spietata per il loro ritrovamento pubblicizzata su scala nazionale dalla stampa australiana. Una volta riunita alla madre, Molly si nascose con lei nel deserto e là visse per anni. Diede alla luce una figlia, ma la bambina le fu portata via dalle autorità australiane quando aveva tre anni per essere a sua volta rieducata in un centro specializzato. Molly, che al momento di scrivere questa poesia viveva ancora insieme ad una delle sue sorelle, non ha più avuto notizie della figlia.
In Australia la pratica di separazione dei bambini con sangue parzialmente europeo dalle loro madri aborigene è continuata fino al 1970.
Da I fuochi di Manikárnica -Terra promessa - (puntoacapo, 2020)