Quest’anno il lupo fissa negli occhi l’uomo. Alla ricerca del ritmo di una lingua ideale perduta, di Roberto Deidier - Molesini Editore Venezia
Quest'anno il lupo fissa negli occhi l'uomo
Alla ricerca del ritmo di una lingua ideale perduta
di Roberto Deidier
Molesini Editore Venezia
Poesia
Pagg. 84
ISBN 9791281270176
Prezzo Euro 12,00
Con un saggio di Marco Carmello
Nell'introduzione a Il primo orizzonte Luigi Surdich scriveva, leggendo la poesia di Roberto Deidier: «Scopriamo […] di trovarci nel centro della poesia contemporanea: nel cuore di una poesia da secolo nuovo […] che, per deliberata presa di distanze tanto dallo sperimentalismo quanto dalla declinazione postmoderna, fonda il luogo della pronuncia in versi in una peculiare “attualità”». A più di vent'anni, l'esattezza elegante delle parole di Surdich colpisce anche laddove sia inevitabile, oggi, vederne virare il colore verso tinte forse inattese. Anche questo è, a dispetto della dichiarazione del suo autore, libro unitario, in cui la linea del tempo non si palesa e anzi si fa elemento di coerenza architettonica dell'insieme, parlandoci di una poesia capace di persistere, insistendo nel tempo, facendosene attraversare, senza farsene, però, esaurire. Siamo alla presenza di un lirico di razza, forse uno degli ultimi nel nostro panorama poetico, per il quale ogni cosa è, anzitutto, questione di ritmo.
Quest'anno
il lupo fissa negli occhi l'uomo
Tra
i muri di una casa l'universo
Ha i segreti che può avere un
giardino:
Una carezza è lo schiudersi di corolle.
I moti
dei venti accennano un sussulto
E le leggi del suono e della
luce
Mimano all'alba una stella che nasce
Tra il letto e
la cucina. La vita nuziale
È in questa fisica dell'essenziale.
Roberto Deidier (Roma 1965). Vive tra la sua città natale e Palermo, dove insegna Letteratura italiana all'Università. Le sue poesie sono raccolte nei volumi Una stagione continua (Pequod, 2002), Il primo orizzonte (San Marco dei Giustiniani, 2002), Solstizio (Mondadori, 2014), All'altro capo (Mondadori 2021). Nel 2011 è apparso un quaderno di versioni poetiche, Gabbie per nuvole (Empirìa). Le sue traduzioni da John Keats sono pubblicate in un Meridiano Mondadori; per la stessa collana ha curato Poesie, prose e diari di Sandro Penna. Tra i suoi volumi di saggi si ricordano Le forme del tempo. Miti, fiabe, immagini di Italo Calvino (Sellerio 2004, nuova edizione 2023) e Il lampo e la notte. Per una poetica del moderno (Sellerio 2012).
Marco Carmello (Milano 1974) insegna letteratura italiana all'Università Complutense di Madrid. È autore di saggi e articoli su Brunetto Latini, Tesauro, Vico, Gadda, Michelstaedter, Manganelli, Morante, Pizzuto, Morselli, Caproni. Si occupa di estetica e teoria della letteratura, ermeneutica, poetica, stilistica, letterature comparate e lavora sulle relazioni fra poesia e filosofia oltre che sull'intertestualità fra la letteratura e le altre arti.
