Palafox, di Éric Chevillard, edito da Prehistotica e recensito da Katia Ciarrocchi
Palafox - Éric Chevillard – Prehistorica – Pagg. 200 – ISBN 9788831234283 – Euro 17,00
Palafox di Éric
Chevillard è
un romanzo che sfida le convenzioni e invita a una riflessione sul
modo in cui cerchiamo di dare un senso al mondo. Devo ammettere che
per me non è stata una lettura facile, fin dalle prime pagine,
l'autore ci presenta una creatura enigmatica, Palafox,
che si trasforma in continuazione, rifiutando ogni definizione e
sfuggendo ad ogni classificazione. Questa incessante metamorfosi
diventa una potente metafora della nostra stessa esistenza, in cui il
cambiamento è l'unica costante e ogni tentativo di fermare il
flusso della vita si scontra con la sua natura essenzialmente caotica
e imprevedibile.
Ciò
che rende il romanzo interessante è proprio questa sua capacità di
mescolare ironia e filosofia in un equilibrio sorprendente: da un
lato, c'è il divertimento nel vedere Palafox assumere
forme bizzarre e inaspettate, dall'altro, c'è una riflessione
più profonda sulla necessità e, al tempo stesso, sull'impossibilità
di classificare tutto ciò che ci circonda. I personaggi, nel
tentativo di comprendere l'irriducibile, si trovano ad affrontare i
limiti del linguaggio e della conoscenza, proprio come molti di noi
nella vita di tutti i giorni.
La
scrittura di Chevillard è
brillante e tagliente, capace di farci sorridere e, al contempo, di
farci pensare. La prosa si muove con leggerezza, quasi come un invito
a non prendersi troppo sul serio, pur mantenendo un sottofondo di
serietà che ci ricorda quanto sia complesso il nostro rapporto con
il mondo. In questo senso, Palafox non
è solo un racconto surreale, ma un vero e proprio specchio della
nostra condizione, dove il caos e la bellezza convivono e si
intrecciano in maniera inaspettata.
Leggere Palafox è
come intraprendere un viaggio difficoltoso in cui le certezze vengono
messe in discussione e l'ignoto diventa protagonista, è un invito
a lasciarsi sorprendere, a non temere l'ambiguità e a scoprire,
attraverso il gioco delle forme e dei significati, che la vita è
fatta proprio di trasformazioni continue. Un romanzo che, pur
divertendo, riesce a toccare corde emotive profonde, offrendo al
lettore una prospettiva nuova e rinfrescante sul senso
dell'esistenza.
Katia Ciarrocchi
