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Il Duca e io, di Julia Quinn, edito da Mondadori e recensito da Katia Ciarrocchi

Il Duca e io, di Julia Quinn, edito da Mondadori e recensito da Katia Ciarrocchi

Il Duca e io – Julia Quinn – Mondadori – Pagg. 352 – ISBN 9788804789802 – Euro 11,00



Il Duca e io, primo libro della serie Bridgerton di Julia Quinn, ci porta nel cuore dell'aristocrazia inglese del periodo Regency, un mondo fatto di balli, convenzioni sociali e scandalose pagine di pettegolezzo. Al centro della trama, troviamo l'intelligente e pragmatica Daphne Bridgerton, la quarta di otto fratelli, e Simon Basset, il tormentato e affascinante Duca di Hastings. Ciò che inizia come un piano per ingannare la società – un fidanzamento fasullo che dovrebbe proteggere Simon dalle attenzioni delle madri in cerca di un buon partito e dare a Daphne l'aria di essere desiderata – diventa ben presto un gioco molto pericoloso. I sentimenti, come spesso accade, hanno la tendenza a complicare i piani migliori.
Julia Quinn, con una penna  fresca e ironica, ci offre un ritratto di una protagonista che non è solo alla ricerca di un marito, ma che vuole un amore vero, una scelta non scontata per una donna della sua epoca. Daphne è una ventata di aria fresca: non è la classica bellezza fatale, ma una ragazza pratica e intelligente che ha capito come funziona il gioco dell'alta società. E poi c'è Simon, che con il suo passato difficile e la sua volontà ostinata di non avere figli, rappresenta la perfetta controparte tormentata.
La forza del romanzo risiede nel modo in cui 
Julia Quinn intreccia la leggerezza del romance con temi più profondi: il trauma emotivo di Simon, legato all'infanzia trascorsa nell'ombra di un padre anaffettivo, rende la sua lotta interiore un elemento centrale della storia. Il viaggio dei protagonisti è un percorso d'amore, ma anche di guarigione, fiducia e crescita personale.

E poi, la serie Netflix…
Se hai scoperto Il Duca e io dopo aver visto Bridgerton su Netflix, ti accorgerai che la serie ha preso alcune libertà creative, pur mantenendo il fascino e l'anima della storia originale. Mentre il libro si concentra di più sui dialoghi e sui pensieri interiori dei personaggi, la serie opta per un approccio più visivo e drammatico. Daphne, interpretata con dolcezza e passione da Phoebe Dynevor, è ritratta come una giovane donna romantica e idealista, forse più innocente rispetto alla versione del libro, dove appare più pragmatica e consapevole delle dinamiche sociali.
La relazione tra Simon e Daphne nella serie è resa ancor più intensa dalla chimica fisica tra i due attori, e ci sono momenti in cui lo spettacolo si concentra molto di più sulla sensualità e sulla tensione sessuale rispetto al romanzo, che è decisamente più sobrio e ponderato in questi temi.
Una delle scene più controverse del libro, il momento in cui Daphne cerca di avere un figlio da Simon contro la sua volontà, è presente anche nella serie, ma viene affrontata con un tono leggermente diverso, suscitando dibattiti. Mentre nel romanzo Quinn spende molte parole per esplorare le emozioni e le conseguenze di questa azione, la serie fa emergere il momento in modo visivo, lasciando che lo spettatore interpreti il significato morale della scena.
Ma forse la differenza più rilevante è l'inclusione di un cast multiculturale nella serie, Netflix ha aggiunto una dimensione nuova e moderna alla storia, con personaggi come la Regina Carlotta e Simon interpretati da attori neri, una scelta che ha dato freschezza e originalità alla narrazione senza compromettere il fascino storico.

Il Duca e io è un romanzo che sa come coinvolgere il lettore, non è solo una fuga romantica, ma una riflessione su quanto il passato possa influenzare il presente, e su come l'amore possa essere una forza di guarigione e liberazione.
Il Duca e io è un must per chiunque ami i romanzi storici pieni di emozioni e drammi familiari.



Katia Ciarrocchi



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