Notte a Ninive
Notte a Ninive
di Renzo Montagnoli
Piovono perle da un cielo speziato,
un vago profumo di vaniglia
che vola sulle aiole fiorite
portato da api operose
tutte intente a suggere nettare.
Ma quando il sole lascia la terra
è tutto un brusio di voci,
un rincorrersi in fretta di insetti
e di uccelli verso gli ospitali nidi
per trascorrere l'ormai imminente notte.
E sotto la luna che splende
violini di brezze agitano i tappeti erbosi,
fanno fremere le timide violette,
ma non è notte di sabba in questo
angolo di orientale paradiso.
Al richiamo delle civette non esce
da terra un diafano scheletro,
ma dai tronchi fessurati fuggono
come lucciole in amore minuscoli
elfi alla ricerca di uno spazio vitale.
E' verso l'alba che la rugiada
distende il suo velo, annuncia
ai guardiani della notte che la luce
è ormai vicina, sì che c'è chi si
avvia al riposo e altri invece
al lavoro d'un giorno nuovo.
L'airone si stira insonnolito le ali,
la lucertola s'appresta a scaldarsi al sole.
Rivive, come sempre, Ninive con i suoi
giardini tappezzati di luce.
Da I giardini di Ninive