Poesie Natura, amica mia, di Sergio Menghi, edito in proprio
Poesie
Natura, amica mia
di Sergio Menghi
Edito in proprio
Poesia
Pagg. 112
ISBN 979-8316499632
Prezzo Euro 9,17*
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Lavori in corso
Le passioni sono strane, perché a volte ci accompagnano dalla giovinezza, altre invece nascono in età assai più matura e quest'ultimo caso è proprio di Sergio Menghi, che probabilmente anni fa aveva alcune intuizioni poetiche, magari di mettere in versi qualche bel paesaggio, ma che poi si è manifestata in tutta la sua dimensione una volta ultimato il lavoro e raggiunta l'agognata pensione. Il fenomeno è tutt'altro che raro e io stesso ne sono un chiaro esempio. Poi Menghi, che è stato un mio collega nell'attività lavorativa, mi ha di nuovo incontrato tramite un sito social e in quell'occasione ho letto alcune poesie che timidamente aveva inserito nel suo blog. Si trattava di componimenti abbozzati, privi di un'adeguata struttura, tipici di chi è alle prime armi, ma denotavano comunque una vena di fondo meritevole di essere coltivata e in questo senso l'ho incoraggiato. Così poco a poco è venuto migliorando, ha acquisito sicurezza e anche musicalità, insomma è migliorato, e non di poco. Ora ha voluto raccogliere i frutti di questa sua passione in questo libro intitolato Poesie e sottotitolato Natura, amica mia. Ecco, quel Natura, amica mia è un tributo dell'autore alla bellezza del mondo che ci circola, ed è la fonte d'ispirazione dei suoi versi (Da Maralunga: Una lingua di roccia / immersa nel mare di La spezia / offri / al cittadino stanco dell'Europa / un'oasi di pace / all'ombra degli ulivi./…) ( da Osservando la natura: C'è forse chi, come me, / non si è mai soffermato / al fascino dei fiori di fave? /…).
Comunque la natura non è l'unico tema delle sue poesie, anche se è quello preponderante; non mancano infatti le ricorrenze (da Natale 1991 : Guardo dai vetri della finestra / il movimento agitato dei rami secchi / dei cespugli sulla collina / e sento un brivido / al sibilo del vento gelido invernale. ), oppure gli affetti (da Anniversario di matrimonio: Cinquanta anni son tanti / ma son passati veloci. / Non ci sembra vero / che sia stato possibile / realizzare tutto quanto. /…). Più recentemente è iniziata la fase delle riflessioni, indubbiamente più complessa e non ancora ricompresa in questa raccolta, di cui non mi stanco di sottolineare l'afflato del tutto intenso con la natura, il legame con le colture, comprese quelle dell'orto, probabile retaggio della sua fanciullezza trascorsa nella fattoria condotta dai genitori. I versi della silloge, pur nella loro evoluzione nel tempo, sono caratterizzati da un'apprezzabile spontaneità, vengono direttamente dal cuore per entrare nel cuore di chi legge. Ci sono ancora ampi margini di miglioramento, ma a mio parere l'autore è sulla buona strada e conto di poter leggere, o sul suo blog o su una nuova pubblicazione, poesie più solide e sicure nella stesura, ma sempre di quella semplicità che ha il pregio non trascurabile dell'immediatezza, così da lasciare al lettore il puro piacere senza doversi scervellare per interpretarle.
Quindi appare evidente come la passione, oltre a costituire un passatempo, rappresenti una crescita culturale non solo per chi scrive, ma anche per chi legge.
La raccolta quindi è da considerare senz'altro riuscita.
Sergio Menghi, nativo di Camerino, attualmente vive a Roma. Laureato in economia e commercio ha lavorato alle dipendenze della Banca Nazionale del Lavoro. In pensione da diversi anni un giorno gli è nata la passione di scrivere poesie e racconti. Ha pubblicato, editi in prprio, Aricordete, Poesie, Memorie di viaggi (quest'ultimo scritto con la moglie Giuseppina Parcaroli).
Renzo Montagnoli
