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La ragazza con l’orecchino di perla, di Tracy Chevalier, edito da Neri Pozza

La ragazza con l’orecchino di perla, di Tracy Chevalier, edito da Neri Pozza

La ragazza con l'orecchino di perla

di Tracy Chevalier

Neri Pozza Editore

Narrativa

Pagg. 288

ISBN 9788854532618

Prezzo Euro 15,00



Dal quadro al romanzo



Il dipinto è indubbiamente bello, ma del resto tutta la produzione di Johannes Vermeer è di eccellenza; tuttavia quel viso di fanciulla con i grandi e profondi occhi non è di quelli che lasciano insensibili, mescolando sapientemente ingenuità e malizia, una malizia di chi si affaccia alla vita e desidera coglierne i frutti. Forse è questo il motivo per cui è tanto celebre, e comunque Tracy Chevalier ha voluto scriverne con un romanzo in cui ha saputo far convivere il detto e il non detto, la timidezza e la passione, l'incanto e il disincanto.

Griet, la protagonista, viene assunta come serva dalla famiglia del celebre pittore fiammingo, è giovane, ancora acerba, ma dacché suo padre per un incidente è diventato cieco e non può più lavorare e quindi mancano le entrate per vivere, si vede costretta all'ingrato lavoro, proprio per permettere ai suoi cari di vivere. La ragazza, sedicenne, matura nel nuovo ambiente, conosce l'invidia e la prepotenza, un mondo da cui sembra estraneo Vermeer, tutto preso dalla sua arte, e che finisce per creare un inevitabile ascendente su Griet, che ne è attratta. Non lo chiamerei amore, piuttosto mi sentirei di definirla la soggezione operosa dell'allievo nei confronti del maestro. Lui, anche per non scontentare il suo miglior cliente che desidera carnalmente la ragazza, riesce a convincerlo ad averla sempre con sé in un ritratto e quello accetta. Ecco da dove sarebbe nato il famoso quadro, grazie all'indubbia fantasia della narratrice.

Griet, l'umile Griet, già in preda a una sconfinata ammirazione per l'arte della pittura e per il suo artefice, avrà nel contempo gioia e timore per l'essere il soggetto di un quadro, nemmeno immaginando che la sua figura, altrimenti del tutto anonima e nell'ombra, sarebbe diventata la famosa Ragazza con l'orecchino di perla.

Lo stile semplice, ma non elementare di Tracy Chevalier, riesce a tenere in piedi una trama che di per sé non è esaltante; tuttavia, ove si tenga conto della capacità non indifferente di ricreare l'ambiente di una cittadina fiamminga del XVII secolo dove accanto alla popolazione protestante come Griet vive una piccola comunità cattolica, di cui fa parte Johannes Vermeer, c'è da essere più che soddisfatti, visto che le parole si trasformano in immagini che scorrono davanti agli occhi del lettore, con il sottofondo però di una figura ben nota, quella di una ragazza con un orecchino di perla, il cui sguardo rivolto verso l'artista sembra rapito dalla creatività dello stesso.

Considerato l'indubbio successo del romanzo, nel 2003 ne è stata tratta una fortunata versione cinematografica che ha come interpreti attori di chiara fama, quali Colin Firth nei panni di Johannes Vermeer e Scarlett Johansson nelle vesti di Griet.

Non credo che occorra aggiungere altro, se non l'invito a leggere La ragazza con l'orecchino di perla.




Tracy Chevalier (Washington, 19 ottobre 1962) Nel 1984 si è trasferita in Inghilterra, dove ha lavorato come editor fino al 1993. Il suo primo romanzo è La Vergine azzurra (Neri Pozza, 2005). Con La ragazza con l'orecchino di perla (Neri Pozza, 2000) ha ottenuto, nei numerosi paesi in cui il libro è apparso, un grandissimo successo di pubblico e di critica. Sempre Neri Pozza pubblica i romanzi successivi: Quando cadono gli angeli (2002), La dama e l'unicorno (2003), L'innocenza (2007), Strane creature (2009), L'ultima fuggitiva (2013), I frutti del vento (2016), La ricamatrice di Winchester (2020), La maestra del vetro (2024).
Pubblica anche un'antologia di scrittrici tradotte in tutto il mondo, curata in occasione del bicentenario di Charlotte Brontë: Lettore, lo sposai (Neri Pozza, 2016).


Renzo Montagnoli