Perché?, di Ernesto Flisi
Perché?*
di Ernesto Flisi
Perché in quel cielo, quel giorno?
Perché non sapevo che il nemico fosse lui?
Perché ho mitragliato?
Perché ho ucciso i miei sogni d'infanzia?
Perché su fronti opposti, mentre il cuore era vicino?
Perché la passione diventa odio?
Perché il rimorso, inconsapevole, a vita?
E son qui oggi,
che la vita se n'è andata
a chiedermi ancora:
perché? perché? Perché?
Da Sulle rive dei fossi (Edito in proprio, 2022)
*Questa poesia è stata ispirata da un fatto di cronaca. Pochi anni fa
è stato individuato il relitto dell'aereo sul quale morì Antoine de
Saint-Exupéry, appassionato tra l'altro di aeronautica e conosciuto
in tutto il mondo per “Il piccolo principe”. Lo scrittore fu abbattuto
al largo di Marsiglia nel 1944 da un aereo tedesco. Pochi giorni dopo
il rinvenimento, un ex pilota tedesco, ancora in vita, espresse il
proprio dolore, colto dal dubbio atroce di essere stato protagonista
del mitragliamento, in quanto svolgeva attività di ricognizione per
l'aeronautica tedesca proprio in quel periodo e in quei cieli. Un
giornale ne riportava il rammarico, aggravato dal fatto che il pilota
tedesco aveva letto e apprezzato, da giovane,con grande entusiasmo
le opere dell'autore francese. Non so se tutto ciò corrisponda alla
realtà, ma a me è piaciuto pensarlo. In fondo la guerra moderna
ci permette di uccidere senza neanche vedere in volto il nemico.
All'uomo restano solo tanti perché.