Camera di sviluppo, di Gianluca Ferrari
Camera di sviluppo
di Gianluca Ferrari
Pinze scuotevano le vasche buie
un farfugliare liquido
un fluttuare evocava figure.
Parole torpide come falene
frusciavano in quell'antro
per issare al filo d'un patibolo
sgocciolio d'impiccati fantasmi.
O formidabile fiume Fimàme*
che inverso muovi il corso al Lete:
issi gl'istanti, queste effimere farfalle,
alle creste facendone instancabili
statue, florilegi feroci.
Ben più di un inferno bruci!
Dall'annegata opaca
dai lividi confini
del madido manto
affiorava a poco a poco
prendendo bianche-nere forme
un già noto (ad uno, uno solo!)
disporsi d'inesorabili destini.
*Ho azzardato l'invenzione del fiume del Ricordo ( Thymàmai, in greco) italianizzando il nome.
Da Acquerelli gotici (edito in proprio, 2020)