Alla fine di una vita
Alla fine di una vita
di Renzo Montagnoli
Alla fine di una vita
non vuoi mai guardare avanti
perché temi di vedere
quel che sai il capolinea.
Non c'è tempo, né hai voglia
di improntare quel che
resta dei tuoi giorni,
né ti sforzi di sognare
un futuro senza tempo,
ed è allora che ti rifugi
nel passato, che ti illudi
di riprovare gioie ormai lontane.
Di tutto ciò che è stato,
se va bene hai compagnia
di chi a te è ancor vicino
e condivide ogni giorno il tuo destino.
Alla fine di una vita, essere in due
al sorgere dell'alba dopo una notte
di pensieri ed essere ancora in due
alla scialba luce di un tramonto
è un conforto e una fortuna è
percorrere la strada mano nella mano,
ad asciugarsi le lacrime dei tanti
acciacchi, della fatica di andare avanti.
Ci si guarda negli occhi, si indovina
la stessa domanda, si scopre lo stesso
egoismo quando ognuno desidera
lasciar per primo
non volendo provare il dolore
di chi resta, l'incubo di una casa vuota,
di un letto diventato troppo grande,
di una voce che ci si illude di sentire.
Da La vecchiaia