Modalità pausa, di Patrizia Fazzi - Edizioni Prometheus
Modalità pausa
di Patrizia Fazzi
Edizioni Prometheus
Poesia
Pagg. 80
ISBN 978-88-8220-357-3
Prezzo Euro 15,00
La silloge Modalità pausa di Patrizia Fazzi si lega a tutta la sua produzione poetica, da Ci vestiremo di versi, 2000, a Il tempo che trasforma, 2020. La poetessa aretina, grazie alla rara capacità di modulare il linguaggio attuale con il richiamo ai classici, percorre il viaggio dentro “la capsula del tempo” con un mix di fantasia e parole selezionate, soppesate, calibrate. Le poesie di ogni testo sono “parole cometa”, l'arma più potente che la Fazzi usa per condurre il lettore in un viaggio senza confini. Gli elementi salienti, frutto dell'audace spirito di osservazione operato su se stessa, forniscono il quadro del senso di solitudine e di disperazione che affligge la condizione umana, in un intreccio tra micro e macro, ricordi, affetti e nostalgia lacerante ma non distruttiva, tra sete di conoscenza e realtà spietata che mette a dura prova.
Il canto si amplia e si arricchisce di tavolozze e tele rivenienti dal suo vasto substrato culturale, compreso il tanto amato latino a cui viene riservato un testo. Il linguaggio metrico alterna versi quinari, ottonari e endecasillabi, con un'attenta disposizione degli accenti, dotando l'intero lavoro di una piacevole musicalità. Modalità pausa costituisce un'elegia del XXI secolo scritta con grazia, ma anche con vis e sincerità a tratti disarmante, con la volontà di racchiudere nel cuore l'universo e le piccole cose. E tutto sta in quella geniale diade con cui termina l'ultimo verso del primo componimento e con cui si chiude la raccolta: “parole cometa”.
Dall'Introduzione di Evaristo Seghetta Andreoli
Patrizia Fazzi è nata nel 1950 ad Arezzo, dove vive. Ha pubblicato le raccolte di poesie: Ci vestiremo di versi (Helicon, 2000, prefazione di G. Luti), Dal fondo dei fati (Edizioni del Leone, 2005, prefazione di G. Vizzari, Premio Firenze Fiorino d'Argento e Premio Tagete), L'occhio dei poeti (Edizioni del Leone, 2011, prefazione di P. Ruffilli, Premio Mario Conti), La conchiglia dell'essere – Poesie per Piero della Francesca (Le Balze, 2007, prefazione di L. Luisi, Premio Contini Bonacossi, e Polistampa, 2009, 2011, tradotta in inglese: The Shell of Being), Il filo rosso – Segno e simbolo nell'arte di Giampaolo Talani (Polistampa, 2008, prefazione di G. Faccenda, Premio Tagete), Finché ci sarà una nota (poesie dedicate alla musica, Prometheus, 2018), Il tempo che trasforma (Prometheus, 2020, prefazione di Paolo Ruffilli). Sue poesie sono presenti in varie antologie, tra cui A mio padre (Newton Compton, 2006) e F. Manescalchi, Poesia toscana del Novecento (Polistampa, 2009). Studiosa di Ottone Rosai, è autrice di sette saggi sull'artista, pubblicati su “Nuova Antologia”, negli “Atti dell'Accademia Petrarca” e in varie miscellanee. È autrice di saggi letterari sull'opera tra gli altri di Foscolo, Tozzi, il futurismo fiorentino, e di un saggio storico-artistico Villa degli Orti Redi-Un giardino aretino da riscoprire (con Anna Bartolini, Prometheus). Nel 2001 le è stato assegnato il “Premio Firenze” per la Saggistica per un saggio dedicato a “Via Toscanella” di Ottone Rosai. Nel 2014 ha ricevuto l'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica. Dal 2020 è Presidente dell'Associazione Scrittori Aretini Tagete.
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