Il santuario di San Luigi Gonzaga, di Renzo Montagnoli
Il santuario di San Luigi Gonzaga
di Renzo Montagnoli
Prima di parlare questo tempio ritengo doveroso fornire almeno qualche notizia relativa a Luigi Gonzaga, nato a Castiglione delle Stiviere il 9 marzo 1568, figlio primogenito di Ferrante Gonzaga, primo marchese di Castiglione delle Stiviere. Nonostante i diritti spettantigli quale primo figlio maschio, rinunciò agli stessi per entrare nella Compagnia di Gesù, in cui si distinse da subito per dedizione e devozione. Negli anni 1590 e 1591 si diffusero a Roma diverse pestilenze che fecero molte vittime, fra le quali anche i papi Sisto V e Urbano VII. Benché di costituzione gracile e malato da tempo Luigi si prodigò intensamente per assistere i più bisognosi, evitando i più contagiosi; tuttavia, incontrato per strada un appestato, se lo caricò in spalle e lo portò all'ospedale. In quella sola occasione contrasse il morbo e pochi giorni dopo morì all'età di 23 anni. Era il 21 giugno 1591 e appunto ogni anno, in quel giorno e in quel mese viene ricordato. Sepolto nella chiesa di Sant'Ignazio a Roma il suo cranio fu traslato nella basilica a lui intitolata di Castiglione delle Stiviere.
Il tempio fu edificato nel XVII secolo su iniziativa dei padri gesuiti che posero la prima pietra nel 1608 e sorge sull'area limitrofa alla rocca gonzaghesca allo scopo donata dal fratello Francesco.
Quello che oggi chiamiamo Santuario comprendeva il Collegio dei Gesuiti e la chiesa vera e propria elevata a basilica minore nel 1964 da Paolo VI.
Il tempio si presenta esternamente con una facciata di gradevole armonia, impreziosita da un protiro di marmo, da lesene tuscaniche e ioniche e da un bel timpano. L'interno assomiglia, non poco, a quello della chiesa del Gesù del Vignola che si trova a Roma; l'altare presenta al centro una pala che raffigura il Santo in preghiera davanti alla Madonna, mentre ai lati figurano due statue marmoree simboleggianti l'innocenza e la penitenza. Il cranio di Luigi è contenuto in un'urna inserita nella struttura dell'altare.
La Chiesa conserva anche un prezioso organo del 1794 realizzato da Gerolamo Bonatti di Desenzano.
Nel pieno rispetto dei dettami del Concilio di Trento, e con lo scopo quindi che i fedeli potessero seguire la Santa Messa di fronte all'officiante, l'edificio sacro presenta un'unica navata, con sei cappelle laterali; la decorazione è barocca, così come l'altare maggiore che domina l'area del presbiterio, ben delimitata da una balaustra in marmo.
La calotta interna della cupola è ornata da una ricca decorazione a stucco con otto medaglioni affrescati, raffiguranti le virtù cristiane. La carità è rappresentata da San Luigi vestito da principe nell'atto di soccorrere l'appestato. Nell'interno del cupolino della lanterna, una colomba rappresenta lo Spirito Santo.
Alla sinistra del presbiterio, proprio sotto la cantoria, vi è l'accesso alla sacrestia, caratterizzata da un arredo in legno di noce di notevole qualità e da un medaglione nel centro del soffitto in cui c'è l'affresco della gloria di San Luigi.
La notorietà di questo fanciullo diventato santo, beatificato da Paolo V il 19 ottobre 1605 e canonizzato il 31 dicembre 1726 da papa Benedetto XIII insieme con un altro gesuita, San Stanislao Koska, è dovuta indubbiamente al fatto che era un caso eccezionale che un primogenito rinunciasse ai diritti che gli spettavano per abbracciare la vita religiosa, ma nel caso specifico si aggiunse la figura di un essere la cui fede andava oltre le sue forze, come se difettando l'energia fisica supplisse con la grande vocazione religiosa.
Orari di visita
Poiché si tratta di Chiesa aperta al culto è normalmente aperta ogni giorno.
Come arrivare
Il Santuario è sito a Castiglione delle Stiviere (MN) in Piazza San Luigi, 7 – in pratica nel centro della città.
Come arrivare a Castiglione delle Stiviere
Il mezzo migliore è l'automobile; meglio prendere l'autostrada A4 Torino-Trieste e uscire in direzione Desenzano del Garda, indi proseguire per Mantova, prendendo la SS343.
Ospitalità
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Fonti:
NB: Le foto a corredo dell'articolo sono state reperite in diversi siti Internet

