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Zio Tore, di Claudia Piccinno

Zio Tore, di Claudia Piccinno

Zio Tore

di Claudia Piccinno



Pochi e confusi racconti di guerra

lesinava alla bambina

che ne seguiva il passo

strascinato e stanco.

Maldestro acrobata,

nei campi tendeva

trappole alle gazze ladre

e s'appiattiva quieto,

in mezzo ai rovi,

com'inglobato nella sua trincea.

Il bastone per scuotere gli ulivi

divenne un dì la sua baionetta

lungo il Piave

e mormorava nomi

mai invocati.

Urlò piangendo “al riparo, al riparo”

e io lo scorsi

nel pulviscolo della memoria

che cercava i compagni perduti.

Zio Tore nascondeva in un cassetto

gli orrori visti e i valori traditi.

Zio Tore non sapeva leggere né scrivere

e camminava adagio

quando il riposo eterno

lo reclamò al suo viaggio.


Da Quel nido sul gelso – Conversando con gli avi (Besa Muci, 2025)