Il mio Natale, di Franca Canapini
Il mio Natale
di Franca Canapini
Non religioso ma cultural- popolare
mi riscalda e mi parla il Natale
Un arabesco di grigi
la nebbia al mattino
la pioggerella insistente
le foglie marcite
sotto gli alberi nudi
le siepi gli uccelli
in piccoli stormi
che spazzano il cielo
Mentre scendo dal bus
cade l'ultima foglia
nel silenzio dell'aria
e nell'aria incolore scompare
All'oscurità naturale
l'uomo oppone
le sue luci terrene
La città si riveste
di verdi decori
d'oro d'argento
di elettrici alberi
dai lucenti colori
Dalle botteghe la gente
in piccoli stormi
entra e esce
si affretta saluta
sorride s'abbraccia
Dovunque la festa
sparge odori di casa
e polvere d'oro
Il cuore si scalda raccoglie
il tepore dei tanti inverni
dei tanti Natali
il cuore si apre alle voci
dei cari perduti
ai profumi di bosco di muschio
di fango di neve di nonne
alla vista di ceppi infuocati
di piccoli doni
di bimbi dagli occhi giganti
Il cuore si scioglie
allo scalpiccio dei piedini
in corsa verso il cesto dei doni
Il cuore commosso
cammina le strade
sobriamente addobbate
di oggi e quelle dei Natali lontani
Non religioso, ma cultural-popolare
mi riscalda e mi parla il Natale

