Il
paese tra i monti
di
Renzo Montagnoli
Là
dove s’avvia l’erta
che
su a Campiglio porta
e
dove s’incrociano
due
turbinosi torrenti
tre
case, una piazza
e
una chiesa a dar
vita
a un paese
quello
delle mie
giovanili
vacanze.
Carisolo
si chiama
e
all’epoca il tempo
pareva
essersi lì fermato
con
tre vacche che la sera
bevevano
alla fontana della piazza
su
cui quasi svettante
la
chiesa incombeva.
Poche
allora eran le auto
qualche
torpedone
con
il quale arrivavo.
Due
stanze in affitto
per
un mese e chi di
solito
le abitava
ad
adattarsi in cantina.
Le
colazioni con il
latte
caldo e il pane fragrante
le
passeggiate lungo i torrenti
dentro
i boschi in cerca di funghi
l’estasi
di fronte ai ghiacci e alle vette.
Altri
tempi
in
cui poco si aveva
ma
in cui tanto si gioiva
e
che ora ricordo
come
un passato
che
così diverso dall’oggi
non
mi par ci sia stato.
Scorrono
diafane immagini
sogno
la brezza di quei monti
ma
ritornare là sarebbe inutile
tutto
è cambiato
del
mio paese di sogno
nulla
è restato.
Il
progresso anche là
è
arrivato
niente
più vacche
alla
fontana
niente
più sere
a
raccontare le fole
di
tanti anni prima.
Resta
solo il ricordo
ma
prima che svanisca con l’età
voglio
fissarlo sulla carta
pochi
versi
che
mi facciano rivivere
ciò
che è stato
che
mi accompagnino
in
questo tramonto
verso
cui sono incamminato.
Da
Un paese tra
i monti
|