Il
flusso dei ricordi
di
Renzo Montagnoli
Accade
spesso nei torridi pomeriggi
delle
lunghe estati che accompagnano
questi
miei anni di vane e inutili attese
quando
l’aria si fa ancor più greve
il
flusso dei ricordi come un’improvvisa brezza
s’alza
dal più recondito di me
ora
il verde scuro d’un bosco fitto
oppure
il rombo spumoso del torrente
un
pino silenzioso che allunga la sua ombra
montagne
che s’innalzano nel cielo
un
bimbo che s’avventura su un sentiero
tutto
ricompare per non restare in quest’aria
che
sa di palude di alghe putrefatte
e
vorrei tornare a quell’età e a quel paese
per
provare a dare un nuovo corso
a
un’esistenza che mi soddisfa ma che
non
approvo perché l’amaro di giorni
senza
ormai uno scopo senza una meta
stride
con la dolce memoria di un paese
che
tra i monti mi cullò nell’età più bella
e
ora non è che un sogno lieve e breve.
Da
Un paese tra i monti
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