Passeggiata
all’alba
di
Renzo Montagnoli
C’è
un tenue chiarore
nella
notte che s’avvia al riposo
quando
esco con il cane
per
i due passi del mattino.
Solo
silenzio all’intorno
ci
accompagna per la strada
e
poco a poco la luce s’avvicina
mentre
il buio si allontana.
E’
un mondo nuovo che si scorge
una
lepre che placida ma vigile
nel
grano è intenta a pasturare
un
cinereo airone che batte le ali
e
s’alza per il primo volo del giorno
là,
ai margini del boschetto,
un
esile capriolo che sta a pascolare.
Immagini
di un mondo
che
sembrava perduto
e
che solo adesso, in quest’ora,
è
possibile ritrovare.
Quasi
all’improvviso nel silenzio
s’alza
un brusio di mille voci
stridii
d’insetti gracidio di rane
e
infine il melodioso canto
di
uccelli nascosti fra le frasche
una
sinfonia che sa d’eterno
di
primordiali suoni
che
illanguidisce il cuore.
E’
un incanto che rapisce
che
trasporta come in sogno
in
un giardino in cui Adamo ed Eva
ancora
la mela non avevan spiccato.
Poi,
il
suono lacerante di una sirena,
rumori
di motori, l’uomo s’è svegliato,
l’incanto
di colpo è cessato.
Da
Sensazioni
ed emozioni
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