Il
pianino
di
Renzo Montagnoli
Passati
sono gli anni
ed
è ormai da tanto tempo
che
quel suono non sento.
Ero
infatti ancor bambino
quando
andava per le vie del paese
due
braccia che spingevano
una
mano a girar la manovella
e
così il pianino strimpellava
in
cambio della carità di chi ascoltava.
Erano
trilli gioiosi
raffiche
di note
roba
da poco, certamente,
ma
che ancora avrei voglia
di
sentire, una volta sola,
per
ritornare brevemente
a
una gioventù fatta
di
corse spensierate,
di
ceci lessi e di castagne arrosto,
del
suono d’un pianino
sulle
cui note correvo con la mente
verso
spazi sconfinati
piccoli
passatempi a buon mercato
che
tanto negli anni successivi
avrei
desiderato
e
di cui poi purtroppo
mi
son dimenticato.
Da
Il mio paese
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