A un amico che se ne va
di Renzo Montagnoli
Prima che il fuoco venga
acceso sotto la pira
e che il nostro buon amico
così liberi l´anima dal corpo
un ultimo saluto ci è doveroso
perché fra tanti che noi siamo
fu l´unico amico sincero,
l´uomo che senza bere vino
diceva quel che veramente
pensava, fra un cenno al cielo
se di giorno, alle stelle se di sera,
credeva tanto in quel che affermava
e quando avvertì il fiato grosso
le gambe che rapide cedevano
ci volle intorno per un ultimo saluto
il commiato di un uomo buono
quale era sempre stato, anche
nel momento del trapasso con la luce
che lenta si spegneva e lo sguardo
che poco a poco si perdeva.
Or ti salutiamo, bruci il tuo corpo,
voli il tuo spirito, raggiunga
i bianchi cirri che ornano il cielo
vai, vai leggero, fermo nel ricordo
di chi ora ti accompagna con una preghiera,
l´augurio per una vita che sia veramente infinita.
Da Canti celtici