I
Gonzaga
Storia
e segreti
di
Kate Simon
Newton
Compton Editori
Storia
Pagg.
364
ISBN
9788882895730
Euro
10,90
I
Gonzaga e il Rinascimento
A
essere sincero, quando ne ho iniziato la lettura affrontando il primo
capitolo interlocutorio e, soprattutto, quando mi sono imbattuto
nell’Interludio intestato La
peste ho perso la voglia di
proseguire, perché, francamente, come incipit non è
assolutamente invitante; poi, mi sono imposto di andare avanti e la
mia decisione si è rivelata giusta, perché l’opera
è di pregevole fattura. Non era certo facile narrare
dell’ascesa, delle glorie e poi della decadenza del casato dei
Gonzaga perché si trattava di avere a che fare con quattro
secoli di storia e soprattutto con quel periodo così fecondo
per tutte le arti e che è rappresentato dal Rinascimento. Kate
Simon si è dimostrata consapevole di queste difficoltà,
ma, anziché limitarsi a un puro e semplice, per quanto valido
saggio storico sui Gonzaga, ha inteso andar oltre, proponendo al
lettore, attraverso le vicende dei Signori di Mantova, un quadro
ampio e affascinante del Rinascimento. Riesce a far questo senza
perdere di vista l’argomento principale, anzi il lettore,
attratto dalle trame ordite dai Gonzaga, dalle loro alterne fortune e
dallo splendore che seppero dare a una piccola corte, finirà
con il ritrarre un vero piacere nell’essere edotto di un
periodo storico, sovente mitizzato, ma qui presentato nella sua nuda
realtà costituita da splendore e miseria, da trionfo delle
arti e onnipresenti intrighi, da uomini encomiabili e da altri
esecrabili. Non sono facile alle lodi sperticate, ma in questo caso,
visto l’ambizioso fine e la non comune difficoltà per
raggiungerlo, difficoltà abilmente superata, posso dire in
tutta consapevolezza che questo saggio relativo proprio al periodo
rinascimentale è uno dei migliori che ho letto. Fra l’altro,
pur mostrando una certa simpatia per questa famiglia di agricoltori,
che, grazie alle fortune accumulate con i frutti della terra, seppe
assurgere al rango di nobiltà, facendo diventare la piccola
corte di Mantova un punto di preciso riferimento in tutta l’Europa,
l’autore non fa sconti, disegnando ritratti a volte impietosi
di questi Signori, ben evidenziando i loro pregi e i loro difetti,
smitizzando alcuni di essi e ricollocandoli nella corretta posizione
di persone magari capaci e influenti, ma certamente non prive di
vizi, vizi che in tutte le epoche e forse anche di più nel
Rinascimento sono propri del genere umano. Ciò che più
colpisce, però, è l’inserimento nella narrazione
cronologica delle vite dei Gonzaga di parti chiamate Interludi
e che potrebbero far pensare, di primo acchito, come è appunto
capitato a me, a delle inopportune digressioni. E invece si rivelano
interessanti e indispensabili per comprendere come la storia di una
famiglia non possa prescindere dal contesto vigente pro tempore dei
grandi fatti e delle arti. Senza citarli tutti, per ovvie ragioni di
spazio, segnalo quello dedicato a un grande pedagogo quale fu
Vittorino da Feltre, un altro che parla di due autentici virtuosi
dell’arte, quali furono per la pittura Andrea Mantegna e per
l’architettura Leon Battista Alberti, nonché quello con
cui viene dato, per sommi, ma esaurienti capi, un sunto di opere
ancor oggi di estremo interesse quali furono Il
cortegiano di Baldassarre
Castiglione e Il Principe
di Nicolò Machiavelli; non posso inoltre dimenticare
l’excursus dedicato al teatro e alla musica, che completa nel
migliore dei modi un affresco di grande bellezza.
Il
libro si conclude, mestamente, con la fine della grande casata, con
tutte le opere di grande valore, acquistate nei secoli dai Gonzaga,
che lasciano il Palazzo Ducale, disperse nel mondo, per l’ignavia
e la scelleratezza degli ultimi discendenti. La luce non si spegne di
colpo, ma gradualmente e rimarrà spenta per il periodo di
dominazione austriaca, francese, di nuovo austriaca e del nuovo
stato italiano, per poi tornare a rifulgere a partire dal
dopoguerra, accelerando la vocazione turistica della città di
Mantova a partire dall’ultimo decennio del secolo scorso.
Mantova, senza i Gonzaga, sarebbe rimasto un umile borgo agricolo ed
è per questo motivo che dobbiamo essere riconoscenti a questa
dinastia, che proietta il concetto del bello rinascimentale ai giorni
nostri.
Da
leggere, senza alcun dubbio.
Kate
Simon
(5 dicembre 1912 - 4
febbraio 1990) è stato un autore americano di origine polacca
e noto anche come Larry.
Ha
scritto, fra l’altro, Fifth Avenue: A Very Social Story
(1978), è una storia sociale di Manhattan. A Renaissance
Tapestry: The Gonzaga of Mantua (1988) racconta la storia del
Rinascimento attraverso la storia della famiglia Gonzaga.
Renzo
Montagnoli
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