Non
è tempo di morire
di
Leonardo Gori
TEA
Editore
Narrativa
romanzo
Pagg.
298
ISBN
9788850243778
Prezzo
Euro 14,00
Arcieri
non ha pace nemmeno in pensione
Povero
colonnello Bruno Arcieri,
il suo creatore, Leonardo Gori, non ha nessuna pietà per lui,
lo colloca a riposo e lo fa lavorare ancora di più di quando
era in servizio. C’è da dire, a difesa del narratore,
che questo ex agente dei servizi segreti non è capace di star
fermo, va a trovarsi ogni possibile rogna e, quando questo non
accade, i suoi numerosi amici provvedono alla bisogna, come in questo
caso, in cui una giovane ragazza, Nicoletta Arnai, è più
che mai convinta che il padre non sia fra le vittime del famoso
attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza
Fontana a Milano. Certo, il corpo non si trova, ma tutto lascia
presagire che si sia volatilizzato nell’esplosione. Arcieri
indaga e, come se non bastasse, deve anche rimediare ai reati
commessi dalla cuoca del ristorante che si è messo a condurre.
Quando ho letto dell’attentato che inaugurò lo stragismo
in Italia ho avvertito un brivido, quasi un timore per Gori perché,
nel caso avesse trovato nuovi indizi, la sua vita sarebbe stata
certamente in pericolo. Per fortuna del narratore non è stato
così, perché l’idea di avere reperito nuovi
elementi per l’individuazioni dei veri colpevoli si ferma lì
e quindi non ci sono rivelazioni, diciamo che è servita solo
per arricchire la a trama di ulteriore suspense, anche se, a mio
avviso, ha provocato una dispersione dell’attenzione del
lettore, ovviamente incuriosito dai presunti sensazionali sviluppi.
Di questo soffre un po’ la vicenda dello scomparso
nell’attentato, che già da sola avrebbe costituito
materiale di notevole interesse. Il romanzo, comunque, procede
spedito con la narrazione tipica di Gori, senza tanti fronzoli e che
bada al sodo, accentuando il ritmo nel finale, dove i colpi di scena
abbondano, a tutto vantaggio di chi legge che non potrà non
apprezzare la soluzione del caso, perfettamente logica, anche se
imprevedibile.
Non
è tempo di morire
è quindi un libro che si legge con vero piacere e che mi ha
riavvicinato all’autore dopo la prova, secondo me poco
convincente, di Il
ritorno del colonnello Arcieri.
Leonardo
Gori
è
uno scrittore italiano, autore del ciclo di romanzi di Bruno Arcieri,
capitano dei Carabinieri nell’Italia degli anni Trenta. Il
primo romanzo, Nero
di maggio,
si svolge nella Firenze nel 1938; seguono Il
passaggio, La
finale, L’angelo
del fango (Premio
Scerbanenco 2005), Musica
nera, Lo
specchio nero e Il
fiore d’oro,
gli ultimi due scritti con Franco Cardini. La serie di romanzi è
in corso di riedizione in TEA. Ha scritto anche thriller storici ed è
stato co-autore di saggi sul fumetto e forme espressive correlate
(illustrazione, cinema, disegno animato).
Renzo
Montagnoli
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