I
ragazzi del ‘44
di
Arrigo Petacco
Arnoldo
Mondadori Editore S.p.A.
Narrativa
Pagg.
210
ISBN
9788804300106
Prezzo
Euro 10,00
Giocare
alla guerra
Arrigo
Petacco, scomparso lo scorso anno, è senz’altro
conosciuto come autore di saggi storici e di biografie; è
quindi una vera è propria chicca scoprirlo narratore, se pur
occasionalmente, e con una trama che si ricollega direttamente alla
storia, nel caso specifico alla resistenza in Lunigiana dal 1944 fino
alla Liberazione. La trama è senz’altro frutto di
fantasia, ma l’ambientazione e l’atmosfera furono
all’epoca con ogni probabilità quelle proposte da
Petacco con una narrazione che racconta delle
vicende di tre ragazzi, ma soprattutto di uno, un io narrante che è
tuttavia poco probabile che possa
coincidere con l’autore. Per chi ancora porta i calzoncini
corti l’esperienza della guerra rappresenta una sorta di gioco
solo momentaneamente interrotto da vicende dolorose, quali possono
essere la distruzione della propria casa o l’uccisione di un
amico e perfino di un nemico. Questi soldati in erba si muovono non
sorretti da ideologie, ma dall’entusiasmo di partecipare a un
qualcosa che fanno solo i grandi, quasi una naturale continuazione
dei giochi di guerra da bambino, con l’unica differenza che qui
si usano fucili e proiettili veri e non si fa finta di morire. E’
indubbio che l’autore nutra una particolare simpatia per gli
uomini della resistenza, ma nei confronti degli altri, cioè i
tedeschi e i fascisti, non c’è odio, perché sono
pedine indispensabili per poter concretizzare il gioco della guerra.
Le prime imprese sono picaresche, ma poi piano piano emerge tutta la
realtà di un conflitto sanguinoso, di una guerra civile in cui
gli amici di un tempo diventano nemici. Così il protagonista
matura,
apprende dalla dura realtà di ogni giorno quello che un padre
non gli ha mai insegnato, in quanto assente per non cadere, lui
antifascista politicizzato, nelle mani dei nemici. Ci saranno anche
serate di gioiosa amicizia, il protagonista avrà modo di
conoscere più volte i rapporti sessuali, proverà anche
a cercare di arruolarsi con gli americani e finirà con
l’assistere ai festeggiamenti della liberazione con le prime
vittime delle ritorsioni che sono sempre presenti in una guerra
civile, anche quando questa è,
se pur da poco, finita.
La
scrittura di Petacco è snella, tanto che le 210 pagine si
leggono in un amen; forse avrebbe dovuto più approfondire
l’analisi psicologica dei personaggi, ma credo
che ne avrebbe risentito
l’interesse del lettore per l’opera. Dalla penna di
Petacco è così uscito un romanzo che non è
certamente un capolavoro, ma è ben scritto ed è capace
di avvincere dalla prima all’ultima pagina.
Arrigo
Petacco
(Castelnuovo Magra 1929 - Porto Venere 2018), è stato un
giornalista e inviato speciale, direttore della «Nazione»
e di «Storia illustrata». Scrittore e saggista molto
prolifico, ha sceneggiato numerosi film e scritto diverse
trasmissioni televisive a tema storico per la Rai. Nel suo lavoro di
giornalista, per il quale nel 1983 ha vinto il Premio Saint Vincent,
ha avuto modo di intervistare alcuni tra i protagonisti della Seconda
guerra mondiale. Tra i suoi libri, in cui affronta tematiche storiche
spesso intrise di mistero e ribalta verità giudicate
incontestabili, ricordiamo Joe
Petrosino (1978,
da cui è stato tratto uno sceneggiato Rai), Dear
Benito, caro Winston. Verità e misteri del carteggio
Churchill-Mussolini (1985),
La nostra guerra. 1940-1945 (1997),
Regina. La vita e i segreti di Maria Josè di Savoia (1998),
L'esodo. La tragedia negata degli italiani d'Istria, Dalmazia e
Venezia Giulia (1975
e 2000),
L'armata nel deserto. Il segreto di El Alamein (2002),
Il prefetto di ferro. L'uomo di Mussolini che mise in ginocchio la
mafia (1977
e 2004, da cui è stato tratto un film),
L'uomo della provvidenza. Mussolini, ascesa e caduta di un
mito (2006),
La strana guerra. 1939-1940: quando Hitler e Stalin erano alleati e
Mussolini stava a guardare (2008),
Il regno del Nord. 1859: il sogno di Cavour infranto da
Garibaldi (2009),
La principessa del Nord: la
misteriosa vita della dama del Risorgimento: Cristina di
Belgioioso (1993
e 2009), L'ultima
crociata. Quando gli Ottomani arrivarono alle porte
dell'Europa (2009), Quelli
che dissero no. 8 settembre 1943: la scelta degli italiani nei campi
di prigionia inglesi e americani (2011), Eva
e Claretta. Le amanti del diavolo (2012), A
Mosca, solo andata. La tragica avventura dei comunisti italiani in
Russia (2013), La
storia ci ha mentito. Dai misteri della borsa scomparsa di Mussolini
alle «armi segrete» di Hitler, le grandi menzogne del
Novecento (2014)
e Nazisti
in fuga. Intrighi spionistici, tesori nascosti, vendette e tradimenti
all'ombra dell'Olocausto (2014),
tutti editi da Mondadori. Con UTET nel 2019 puibblica L'archivio
segreto di Mussolini.
Inoltre, ha scritto i monumentali volumi de La
seconda Guerra Mondiale (1979), Storia
del Fascismo (1982)
e Storia
d'Italia dall'Unità ad oggi (1987)
per Curcio. Nel 1986 gli è stata conferita
l'onorificenza di Commendatore, su proposta dell'allora Presidenza
del Consiglio.
Renzo
Montagnoli
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