I
fantasmi dell’Impero
di
Marco Consentino, Domenico Dodaro e Luigi Panella
Sellerio
Editore Palermo
Narrativa
romanzo storico
Pagg.
552
ISBN
9788838936081
Prezzo
Euro 15,00
Giochi
di potere
L’anno
è il 1937 e in Etiopia, da poco conquistata, il viceré
è il generale Graziani, che è da poco scampato a un
attentato, a cui ha fatto seguito una repressione che definire feroce
potrebbe quasi essere un eufemismo. Da allora è diventato
sospettoso e teme di essere avviluppato in una ragnatela, ordita da
nemici esterni e interni. Proprio per parare le mosse di questi
ultimi invia
un
avvocato
militare, il tenente colonnello Vincenzo Bernardi, a indagare sui
presunti abusi
compiuti ai danni della popolazione dal capitano Corvo, un residente
nei pressi del lago Tana; infatti ha il timore che si tratti
dell’indizio di un complotto che ha lo scopo di provocare una
rivolta con cui farlo apparire un incapace agli occhi di Mussolini.
L’operazione, una vera e propria missione, vede l’avvocato
militare accompagnato da una piccola, ma idonea scorta, comandata dal
sottotenente Vittorio Vivarelli, e costitituita da pochi, ma validi
ascari.
Durante
il tragitto non mancano attacchi e attentati, ma tutti falliscono, e
allora, visto che sorge il dubbio che gli attaccanti non siano
ribelli etiopici, sorgono subito spontanee due domande: chi vuole
ostacolare la missione e che cosa non vuole che
venga
scoperto? Non vado oltre, perché I
fantasmi dell’Impero
non è solo un romanzo storico, ma è anche un giallo ben
congegnato, che al di là del fatto che possa essere visto come
un lavoro adatto a far trascorrere piacevolmente un po’ di
tempo presenta caratteristiche proprie che lo rendono di notevole
interesse. Intanto, come esposto in una nota degli autori,
l’occasione per scriverlo è venuta da un caso fortuito
accaduto a Luigi Panella: il ritrovamento nei fascicoli del disciolto
Ministero dell’Africa delle tracce di un’inchiesta del
1938, rimasta segreta, condotta da un magistrato militare
sull’operato del capitano Gioacchino Corvo, un ufficiale
accusato di crimini di guerra nell’Etiopia occupata. A prima
vista sembrerebbe un Cuore
di tenebra
all’italiana, ma procedendo nell’esame dei carteggi
emergono non poche differenze
che portano invece a ipotizzare dei pericolosi giochi di potere. Fra
l’altro i protagonisti sono esistiti veramente e di alcuni
viene riportato il nome e cognome, mentre per altri, per nulla
inventati, si è preferito attribuire loro una nuova identità,
anche se poi viene rivelato a chi corrispondano.
Questo
romanzo, che ha incontrato un notevole successo, ha senz’altro
un pregio, cioè la demistificazione del colonialismo italiano,
non dissimile da quello di altre nazioni europee, con una conquista
che impose una totale sottomissione della popolazione, a completa
disposizione degli occupanti, che potevano permettersi di fare quello
che volevano, certi di restare impuniti, e allora furono
numerosissime le violenze quotidiane, soprattutto sulle donne,
considerate oggetti di un piacere usa e getta, per non parlare dei
villaggi incendiati, della gente gassata, degli eccidi quasi sempre
non giustificati. La ricostruzione storica è talmente
dettagliata che anche particolari, in altre opere trascurati, come le
divise indossate, sono descritti fedelmente. Se qualcuno poi pensa
che si esageri nel parlare della nostra violenza, basta leggere i
telegrammi dell’epoca, scambiati fra il potere centrale e i
comandanti, per capire che non si è mai trattato della follia
di qualche singolo, quanto basta ancora una volta per sfatare il mito
degli italiani brava gente, un’invenzione nostra per
autoassolverci. I
fantasmi dell’Impero
è un romanzo indubbiamente coinvolgente, ma è anche
un’opera coraggiosa che descrive un pezzo della nostra storia
prima volutamente ignorato.
Marco
Consentino,
esperto di relazioni istituzionali, Domenico
Dodaro,
business lawyer, e Luigi
Panella,
avvocato penalista, vivono a Roma e sono amici da anni. I
fantasmi dell’Impero è
il loro primo romanzo.
Renzo
Montagnoli
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