I
misteri di Praga
di
Ben Pastor
Arnoldo
Mondadori Editore S.p.A.
Narrativa
Pagg.
286
ISBN 9788804655107
Prezzo
Euro 11,00
Delitti
e misteri
Abituato
alla presenza dell’ufficiale dell’Abwehr Martin von Bora,
il personaggio di una riuscita serie di romanzi che ho letto quasi
tutti, sono stato incuriosito da questo libro, in cui la quarta di
copertina parla di due investigatori a
Praga nei primi mesi dell’estate
del 1914, uniti nella ricerca della soluzione di cinque casi molto
enigmatici. Questa
città in cui si dipana quasi per intero la trama ha di per sé
un senso del misterioso, con
un’atmosfera opprimente
nell’imminenza della guerra, elementi
che la
rendono affascinante, ma anche non
poco intrigante. Già l’opera è impostata in un
modo diverso dalle altre che vedono protagonista von Bora, perché
a tutti gli effetti è divisa in cinque parti, in ognuna delle
quali si narra un’indagine completamente autonoma dalle altre,
tanto che si potrebbe pensare a una raccolta di racconti, se non ci
fossero non solo la presenza di due investigatori, ma anche una
consecutio temporis
che finiscono con legarli strettamente, come cinque capitoli.
L’accoppiata di Solomon Meisl, un medico ginecologo ebreo, e di
Karel von Heida, un conte Primo tenente dei Lancieri, presenta
aspetti positivi, ma anche qualche risvolto negativo, perché
se è vero che esiste una complementarietà fra i due,
entrambi non hanno una personalità così particolare da
costituire un’evidente caratteristica di attrazione (e qui è
inevitabile in confronto con il tormentato von Bora, sempre in preda
a un conflitto interno fra il senso del dovere e la propria
coscienza). Non sono protagonisti antipatici, anzi, per quanto
stereotipati, destano una certa simpatia, ma non interessano più
di tanto, soprattutto von Heida che, a fronte di delitti che
rasentano il soprannaturale giunge a soluzioni sì non
scontate, ma non rientranti in assoluto nella logica. Si può
obiettare che a fronte di fenomeni inspiegabili la loro spiegazione
non possa avere un senso logico concreto, ma allora ci si chiede
quali siano i pregi di un giallo (o meglio cinque gialli)
completamente al di fuori dei consueti canoni. In effetti, a ben
guardare, delitti e loro soluzioni non proprio logici, i personaggi
principali che non sono in grado di provocare una forte attrazione
sono tutti elementi che lascerebbero presupporre un’opera di
scarso o nullo interesse, e invece l’autore è riuscito a
coinvolgere il lettore con una ambientazione e, soprattutto,
un’atmosfera veramente riuscite. E’ una cappa di
mistero che incombe sulle pagine e che poco a poco si trasferisce a
chi le
legge, desideroso di arrivare quanto prima ad aprire uno squarcio in
quella sorta di sudario che tutto avvolge. Poco importa se il caso
viene risolto in modo non del tutto convincente, perché quel
che conta è di trovare una via d’uscita nel labirinto
magico predisposto da Ben Pastor.
E
quindi è questo il pregio del romanzo, che si legge con
piacere, sorretti dal desiderio di sapere come e perché un
normale delitto diventi poco a poco un’enigma complesso e
difficile da risolvere se non con soluzioni altrettanto enigmatiche.
Ben
Pastor,
nata a Roma, docente di scienze sociali nelle università
americane, ha scritto narrativa di generi diversi con particolare
impegno nel poliziesco storico. Della serie di Martin Bora Sellerio
ha già pubblicato Il
Signore delle cento ossa (2011), Lumen (2012), Il
cielo di stagno (2013), Luna
bugiarda (2013), La
strada per Itaca (2014), Kaputt
Mundi(2015), I
piccoli fuochi (2016), Il
morto in piazza (2017)
e La
notte delle stelle cadenti (2018).
Premio
Flaiano 2018
Renzo
Montagnoli
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