La
canzone del cavaliere
di
Ben Pastor
Sellerio
Editore Palermo
Narrativa
Pagg.
481
ISBN
9788838939709
Prezzo
Euro 15,00
Chi
ha ucciso Garcia Lorca?
La
canzone del cavaliere,
benchè nella cronologia degli eventi con protagonista Martin
von Bora sia il primo romanzo, ambientato come è nel corso
della guerra di Spagna, figura come il quarto scritto da Ben Pastor,
dopo gli ottimi Lumen e Luna bugiarda, ma soprattutto
dopo l’eccellente Kaputt Mundi. Non ci è dato
sapere il perché di questa scelta dell’autore ma sta di
fatto che questo libro, pubblicato nel 2003, è di notevole
qualità, e non solo per la trama, intricata, se pur
comprensibile, o per l’atmosfera, che ci restituisce
splendidamente un’epoca tragica per la Spagna, bensì
soprattutto per la presenza di un rapporto amoroso, che per quanto
primitivo, si ammanta comunque di una sensualità che si
potrebbe definire magica. Qui si parla dell’amore di von Bora
con la famosa Remedios, famosa perché il suo nome ricorrerà
talvolta nelle opere successive. Il romanzo comunque è tutto
imperniato sul tagico destino del grande poeta Garcia Lorca che nella
trama non risulta ammazzato dai falangisti nel 1936, ma un anno dopo
e in tutto un altro luogo, guarda caso vicino a un avamposto
comandato dal giovane tenente Martin Von Bora. Chi l’avrà
ucciso? Interessati ad avere una chiara risposta sono sia von Bora
che il maggiore Philip Felipe Walton, un americano che era amico del
grande poeta spagnolo, internazionalista e nemico posto con il suo
distaccamento proprio di fronte a quello dell’ufficiale
dell’Abwehr. Non aggiungo altro, per non svelare i contenuti e
i risvolti di una trama costruita in modo impeccabile, limitandomi
pertanto a evidenziare ancora una volta i meriti dell’autore.
In questa zona assetata dell’Aragona il fronte ha un periodo di
calma, nel senso che gli scontri sono spordici, ma proprio per
questo, grazie alla maestria di Ben Pastor, si respira quell’aria
che è un misto di tensione per la consapevolezza che,
nonostante la calma, una fucilata ti puo togliere di mezzo, e di
rassegnazione, perché in una guerra crudele quale può
essere quella civile non si potrà mai assaporare in pieno il
gusto della vittoria. Martin von Bora è un giovane ufficiale
dell’Abwehr alle prime armi, che dimostra talento, ma anche i
difetti dell’inesperienza; Walton è uno che ha già
combattuto nella Grande Guerra e che ha partecipato anche alla
battaglia di Guadalajara; in entrami i fronti l’americano si è
scoperto come pavido, addirittura vigliacco, eppure a tutti sembra un
duro, uno che non teme la morte, che però forse inconsciamente
cerca per porre rimedio alla sua dirompente paura. I due personaggi
sono resi splendidamente e questo è un ulteriore motivo di
interesse di un romanzo che è ampiamente meritevole di
lettura.
Ben
Pastor,
nata a Roma, docente di scienze sociali nelle università
americane, ha scritto narrativa di generi diversi con particolare
impegno nel poliziesco storico. Della serie di Martin Bora Sellerio
ha già pubblicato Il
Signore delle cento ossa (2011), Lumen (2012), Il
cielo di stagno (2013), Luna
bugiarda (2013), La
strada per Itaca (2014), Kaputt
Mundi(2015), I
piccoli fuochi (2016), Il
morto in piazza (2017)
e La
notte delle stelle cadenti (2018).
Premio
Flaiano 2018
Renzo
Montagnoli
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