Fu
sera e fu mattina
di
Ken Follett
Arnoldo
Mondadori Editore S.p.A.
Narrativa
Pagg.
792
ISBN
9788804722120
Prezzo
Euro 27,00
Non
male, ma inferiore alle
attese
Fu
sera e fu mattina è
il prequel di quel grande romanzo storico intitolato
I pilastri della terra, una
dei primi libri scritti da Ken Follett, capace anche di far uscire
dalla sua penna una tormentata spy story come La
cruna dell’ago, che ebbe
una riuscita versione cinematografica. Comunque l’epoca
medievale sembra particolarmente gradita all’autore britannico,
visto che anche questa sua ultima opera si svolge a cavallo dell’anno
1000, una intricata vicenda che prende spunto da una razzia dei
vichinghi alla città costiera inglese di Combe, episodio in
cui abbiamo l’occasione di conoscere uno dei due attori
principali,
il giovane Edgar. Poi, via via che la trama si dipana appaiono altri
protagonisti, soprattutto la contessa Ragna di Cherbour, e piano
piano tanti altri, con caratteristiche ben definite, nel senso che si
tratta di uomini e donne o completamente buoni, o totalmente cattivi.
Se questo aspetto può semplificare la narrazione però
finisce con il trasformarla in una telenovela, laddove accanto a
uomini di chiesa pii ve ne sono di empi e feroci, riservando ai
personaggi femminili la soavità dell’animo, oppure la
perfidia e la menzogna. Ho parlato di telenovela, perché Fu
sera e fu mattina ne ha
tutte le caratteristiche: passioni violente, tradimenti, innamorati
non ricambiati che si struggono nell’ombra, vendette, ma
soprattutto una lunghezza veramente consistente, non sorretta da una
capacità di avvincere e di tenere il lettore in tensione,
elenti positivi presenti invece nei primi lavori di Ken Follett.
Aggiungo inoltre che, pagina dopo pagina, si ha a sensazione, poi
confermata, di sapere come evolverà la trama che,
immancabilmente, finirà con i cattivi giustamente puniti e con
il trionfo dei buoni e dell’amore sincero.
Ogni
tanto, comunque, si ha qualche sprazzo dell’originario talento
dell’autore che, peraltro, in questo romanzo è solo
un’ombra del tempo che fu, come se il trascorrere degli anni
avesse inciso in modo determinante sulla capacità di attrarre
in un delicato, ma perfetto equilibrio, fra vicenda raccontata e
personalità dei protagonisti.
E
così i personaggi sono ombre loro stessi degli analoghi
presenti in I pilastri della
terra, insomma, per non
tediare troppo, sembra che la mano, ma anche la creatività di
Ken Follett, con il passare degli anni si siano appannate, abbiano
perso quello smalto che in passato avevo tanto apprezzato.
In
ogni caso, la lettura non risulta mai impegnativa e anzi è
gradevole e consente di trascorrere non poche ore in completo
rilassamento, ma di più il romanzo, per quanto ho esposto, non
riesce a dare.
Scrittore
inglese. Laureato in filosofia, poi cronista in un quotidiano, Ken
Follett
è diventato uno dei più popolari autori di best-seller
con La
cruna dell’ago (Eye of the needle, 1978).
Nell'infanzia
è nata la sua passione per la lettura “Non avevo tanti
libri, e sono sempre stato grato alla biblioteca pubblica. Senza
libri gratuiti non sarei diventato un lettore accanito, e se uno non
è lettore non può essere neanche scrittore” ha
dichiarato.
Nel
settembre del 1970, appena uscito dall’università,
lavora come cronista per il «South Wales Echo» di Cardiff
e poi come editorialista dell’«Evening News» di
Londra. Non avendo sfondato come “il giornalista investigativo
fenomenale” che aveva immaginato di poter essere, Ken Follett
si dedica alla scrittura di romanzi. Nel 1974 lascia il giornalismo e
comincia a lavorare per una piccola casa editrice, la Everest
Books.
È La
cruna dell’ago che
lancia Follett come scrittore di best-seller. Pubblicato nel1978,
vince il premio Edgar e vende rapidamente più di 10 milioni di
copie: l'inizio di una carriera travolgente.
Sulle
abitudini di scrittura ha dichiarato: “Sono mattiniero. Appena
mi sveglio, voglio sedermi alla scrivania. La sera invece preferisco
riposarmi, mangiare, bere e fare quel genere di cose che non creano
stress”.
I
suoi romanzi, che hanno trame ben congegnate e ricche di suspense,
combinano avventura, ricostruzione storica, spionaggio e thriller:
fra i molti, spesso portati con successo sullo schermo, si
ricordano Il
codice Rebecca (The key to Rebecca, 1980); L’uomo
di Pietroburgo (The man from St. Petersburg, 1982); Sulle
ali delle aquile (On wings of eagles, 1983); I
pilastri della terra (The pillars of the earth, 1989); Una
fortuna pericolosa (A dangerous fortune, 1993); Il
terzo gemello (The third twin, 1996); Il
martello dell’Eden (The hammer of Eden, 1998,
premio Bancarella); Codice
a zero (Code to zero,
2000); Il
volo del calabrone (Hornet flight,
2002).
Mondo
senza fine,
pubblicato nel 2007, è il seguito del popolarissimo I
pilastri della terra. Il
libro fa ritorno a Kingsbridge duecento anni dopo e mette in scena i
personaggi de I pilastri. La saga di Kingsbridge prosegue con
l’ultimo romanzo, La
colonna di fuoco (2017).
I
protagonisti del ciclo epico successivo in tre romanzi abbracciano
cinque generazioni su tre continenti, nella Trilogia del Secolo. La
caduta dei giganti (2010); L’inverno
del mondo (2012); I
giorni dell’eternità (2014).
Del
2019 il breve scritto Notre-Dame, omaggio
alla cattedrale prigina dopo l'incendio.
Del
2020 Fu
sera e fu mattina un
viaggio epico che termina dove I
pilastri della terra hanno
inizio.
Fonti: Enciclopedia
della letteratura,
Garzanti 2007; sito ufficiale dell'autore.
Renzo
Montagnoli
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