Sopra
il senso delle cose
di
Felice Serino
Libreria
Editrice Urso
Poesia
Pagg.
56
ISBN
9788869543463
Prezzo
Euro 10,00
Esperienza
e creatività
Sopra
il senso delle cose è un’altra silloge che si
aggiunge alla già corposa produzione poetica di Felice Serino
a cui di certo non mancano né l’esperienza né la
creatività che con il passare degli anni si sono fatte più
mature, pur restando la tipicità dell’autore di
trasporre la realtà in una visione onirica, che ben si presta
a essere espressa in versi, come nel caso di Sopra
il senso delle cose, poesia che dà il titolo
all’intera raccolta ( chi può conoscere / meglio
della terra i morti / l'inverno col suo bianco manto / il silenzio
copre e il loro cuore / oltre orizzonti di palpiti / vegliando
aleggia / il mistero / sopra il respiro dei vivi / sopra il senso
delle cose / come un sole freddo ).
Come
sempre Serino tende a sublimare la parola, così che la stessa
non è solo parte di un discorso, ma diventa autonomamente
mezzo di espressione, frutto di una ricerca per nulla semplice, ma
dai risultati di notevole effetto, e ciò nonostante predomini
un certo ermetismo, peraltro di non difficile interpretazione ( di
sguardi è il sogno o polvere / della nostra creazione
noi polvere / del sogno noi sogno di Dio / tra intermittenze / di
fòsfeni veleggia / l' "occhio" per inesplorati lidi
).
Ogni
tanto il tema ripercorre il passato, sempre più presente mano
a mano che aumenta l’età, ma non c’è
rimpianto, se non la semplice constatazione che ogni epoca ha le sue
caratteristiche e che la vecchiaia è fatta di ricordi che
appaiono luminosi nella nebbia del tempo trascorso ( Mare d’erba
- con l' avanzare degli anni / riduci sempre più il
percorso / delle tue camminate / giungerà il momento / di
affacciarti solo sull' uscio / o dalla finestra vedere l' immensa /
distesa di verde e nello / stravedere la scambierai per quel mare /
che ti vide nascere / -ti brilleranno gli occhi andando / col
pensiero alla fanciullezza gaia / ora quella luce è fuggita /
lascerai / impregnato quel mare d'erba / di amori e pene ed eterei
voli ).
Sarà
per la mia non più verde età ma resta il fatto che sono
in sintonia con quanto esprime Felice Serino e quindi il mio giudizio
ampiamente positivo ne è influenzato; tuttavia, anche leggendo
e analizzando asetticamente le poesie che compongono questa raccolta
non si può fare a meno di rilevare le felici scelte
espressive, lo svolgimento armonico delle tematiche e l’indubbio
piacere che si ritrae, tutti elementi altamente qualificanti che se
sono una caratteristica comune a tutta la produzione dell’autore
non sono però scontate nel caso di altri poeti.
Aggiungo
inoltre che la semplicità che caratterizza le composizioni è
da sempre una meritoria caratteristica di
Serino, il cui ermetismo, mi
preme ribadirlo, è tale da non rendere problematica
l’interpretazione dei suoi versi, a tutto vantaggio della
gradevolezza che si accompagna alla lettura.
Felice
Serino è
nato a Pozzuoli nel 1941 e vive a Torino. Autodidatta.
Copiosa
la sua produzione letteraria (raccolte di poesia: da “Il
dio-boomerang” del 1978 a “Dalle stanze del cuore e della
mente” del 2020); ha ottenuto importanti riconoscimenti e di
lui si sono interessati autorevoli critici. E’ stato tradotto
in nove lingue.
Intensa
anche la sua attività redazionale.
Gestisce
vari blog e tre siti.
Renzo
Montagnoli
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