La
repubblica dei brocchi.
Il
declino della classe dirigente italiana
di
Sergio Rizzo
Feltrinelli
Editore
Pagg.
268
ISBN
9788807173127
Prezzo
Euro 17,00
Non
è un paese per gente capace
Nel
nostro paese chi è capace viene emarginato, mentre
l’incompetente fa carriera, caratteristiche che giustificano
ampiamente il declino dell’Italia sotto ogni suo aspetto. E’
cosa risaputa, certamente, ma uno studio del problema e soprattutto
dei motivi che l’originano appare indispensabile e a ciò
ha provveduto Sergio Rizzo con questo libro di facile e illuminante
lettura. Veniamo così a sapere che il degrado non riguarda
solo la politica e i burocrati pubblici, ma anche i manager delle
aziende private, circostanza questa particolarmente deleteria come
dimostrato dai continui ridimensionamenti, in senso negativo, delle
nostre industrie di grandi e piccole dimensioni. Purtroppo la
situazione è destinata a peggiorare, perché
l’impreparazione di chi è nei ruoli chiave è
sempre più accentuata e ci distanzia ulteriormente dalla
classe dirigente dei paesi più sviluppati. Non è una
bestemmia dire che da noi sono i brocchi che comandano e in quanto
tali vogliono mantenere le loro rendite di posizione, circondandosi
di collaboratori ancor più incapaci di loro, onde evitare di
essere soppiantati prima del tempo dagli stessi. Gli esempi eclatanti
che Rizzo fornisce sono tanti e riguardano tutte le categorie, dai
dirigenti dei ministeri ai giudici, dai liberi professionisti agli
amministratori di aziende private, solo per citarne alcune. Nel
leggere questo libro viene spontaneo chiedersi come l’Italia
possa andare avanti ed è comprensibile, perché è
come una candela che brucia e fa luce fino alla fine, quella fine a
cui ormai siamo vicini. Con una burocrazia ottusa, ma che serve a
conservare posizioni di privilegio, il paese è ingessato e chi
volesse dare una svolta, creando nuova occupazione, incontrerebbe più
ostacoli che favori; per dirla in breve da noi la meritocrazia non è
certo di casa, il che spinge i giovani preparati e capaci a emigrare
trovando lavoro e idonea retribuzione all’estero, visto che in
Italia non sarebbero considerati e farebbero la fame. Questa fuga di
cervelli ovviamente aggrava la situazione e aumenta ulteriormente la
distanza fra noi e i paesi più evoluti. Evidentemente è
un problema che non interessa a chi, brocco, ricopre tuttavia una
posizione di responsabilità che alla luce delle sue effettive
incapacità diventa di irresponsabilità.
Si
tratta di vedere se è una caratteristica di tutti gli italiani
usare la parola “meritocrazia” senza poi applicarla, o
discenda da una classe politica del tutto inutile, quando addirittura
non dannosa. Sta di fatto che ci sono dei corporativismi miranti solo
a difendere la posizione raggiunta, chiusi, anzi ostili a ogni
riforma, i cui privilegi sono irrinunciabili anche se il paese –
ed è sotto gli occhi tutti – procede a gran velocità
come il Titanic contro l’iceberg. Il bello della questione,
però, è che i brocchi, pur consapevoli della
situazione, non fanno nulla – ammesso che ne siano capaci –
per mettere in atto una svolta destinata a risolvere i problemi che
affiggono l’Italia e che ritengono eterni e insanabili.
Da
leggere senz’altro, anche se le arrabbiature si susseguono,
pagina dopo pagina.
Sergio
Rizzo,
giornalista,
ha lavorato in particolare per il "Corriere della Sera". Nel
2007 ha pubblicato La
casta (scritto
con Gian Antonio Stella ed edito da Rizzoli), che con oltre
1.200.000 di copie vendute e ben 22 edizioni è stato uno dei
libri di maggior successo del 2007. Del 2008 un altro titolo
scritto con Stella: La
deriva. Perché l'Italia rischia il naufragio (sempre
edito da Rizzoli). Sempre per la casa editrice Rizzoli nel 2009
esce Rapaci.
Il disastroso ritorno dello Stato nell'economia italiana,
nel 2010 La
cricca. Perché la Repubblica italiana è fondata sul
conflitto di interessi,
e nel 2011 torna a collaborare con Stella per Vandali.
L'assalto alle bellezze d'Italia e,
successivamente, per Licenziare
i padreterni. L'Italia tradita dalla casta.
Tra le pubblicazioni di Feltrinelli si ricordano i seguenti libri: Da
qui all’eternità. L’Italia dei privilegi a
vita (2014), Il
facilitatore (2015), La
repubblica dei brocchi (2016), Il
pacco. Indagine sul grande imbroglio delle banche
italiane (2018), 02.02.2020.
La notte che uscimmo dall’euro (2018), La
memoria del criceto. Storie da un paese che dimentica (2019)
e Riprendiamoci
lo stato (Feltrinelli,
2020).
Renzo
Montagnoli
|