Rien
ne va plus
di
Antonio Manzini
Sellerio
Editore Palermo
Narrativa
Pagg.
310
ISBN
9788838938924
Prezzo
Euro 14,00
Non
solo puntate al Casinò
Il
croupier, per regolare i tempi delle puntate nel gioco della
roulette, scandisce la famosa frase faites vos jeux. Les
jeux sont faits. Rien
ne va plus, cioè
fate i vostri giochi. I giochi sono fatti. Niente va più.
E il titolo usato da Antonio Manzini per questo nuovo romanzo con
protagonista il vice questore Rocco Schiavone è veramente
azzeccato, perché da un lato richiama l’ambientazione,
che è quella del Casinò di Saint-Vincent, e dall’altro
fa emergere i nodi che arrivano al pettine per l’omicidio
commesso dallo stesso poliziotto del fratello di Ettore Baiocchi, che
in carcere medita la sua vendetta e ha chiesto di parlare con il
giudice Baldi. La trama nuova - non è forse nemmeno il caso di
dirlo - è quella principale ed è relativa alle indagini
avviate a seguito della scomparsa del furgone trasporta valori con
dentro gli incassi del Casinò pari alla bella somma di tre
milioni di Euro. Scomparso il mezzo, scomparsi pure i due addetti, di
cui poi uno trovato in alta montagna, in mezzo alla neve, in stato di
semi incoscienza perché gli hanno iniettato una droga e
l’altro più sfortunato, steso sulla riva di un torrente,
con un foro di proiettile in mezzo alla fronte. Come se non bastasse,
a complicare le cose, c’è la vita disordinata di Rocco,
che di certo non è un esempio da imitare, ma che ha dalla sua
il particolare pregio di risolvere tutti i casi che gli vengono
affidati. Ritroviamo anche la sua squadra, tutti personaggi di
contorno così caratteristici e ben descritti al punto di far
sorgere un’immediata empatia con il lettore. E l’atmosfera
è la solita, non quella che ci si aspetterebbe da una località
alpina come Aosta, ma più simile a quella di una metropoli
come Milano, con pioggia monotona e diffusa che si alterna a neve
umida e sporca, o addirittura con giornate caliginose. Non c’è
da meravigliarsi quindi se lo stato d’animo di Schiavone non è
dei più allegri, tanto più che gli si continua a
ripresentare la moglie morta, a cui confida i suoi patimenti, le sue
preoccupazione, le parla come se fosse davanti a lui, come se lei
potesse ascoltarlo e consigliarlo. Manzini ha creato un personaggio
indubbiamente complesso, ma è questa sua caratteristica che,
distinguendolo da tutti gli altri investigatori, lo rende simpatico
al pubblico dei lettori. Qualche volta, data la contemporaneità
di due trame, si tende a perdere il filo del discorso, ma non c’è
da preoccuparsi, perché è sufficiente chiudere gli
occhi per un paio di minuti per potersi raccapezzare. Non mancano poi
il ritmo e la suspense, ed ecco allora spiegato il successo di questi
romanzi, peraltro in parte con una trasposizione cinematografica che
non ho mai avuto occasione di vedere, ma che amici del cui giudizio
mi fido assicurano essere film molto belli, addirittura migliori dei
romanzi da cui sono tratti.
La
lettura è senz’altro consigliata.
Antonio
Manzini (Roma,
7 agosto 1964) Attore e sceneggiatore, romano (allievo di
Camilleri all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica), ha esordito
nella narrativa con il racconto scritto in collaborazione con Niccolò
Ammaniti per l'antologia Crimini.
Del
2005 il suo primo romanzo, Sangue
marcio (Fazi).
Con
Einaudi Stile libero ha pubblicato La
giostra dei criceti (2007).
Un
suo racconto è uscito nell'antologia Capodanno
in giallo (Sellerio
2012).
Del
2013, sempre per Sellerio, ha pubblicato il romanzo giallo Pista
Nera. Secondo
episodio della serie: La
costola di Adamo (Sellerio
2014).
Nel
2015 pubblica Non
è stagione (Sellerio), Era
di maggio (Sellerio)
e Sull'orlo
del precipizio (Sellerio).
Del 2016 è Cinque
indagini romane per Rocco Schiavone (Sellerio).
Altri suoi romanzi pubblicati con Sellerio
sono: 7-7-2007 (2016), Pulvis
et umbra (2017), La
giostra dei criceti (2017), L'
anello mancante. Cinque indagini di Rocco Schiavone (2018), Fate
il vostro gioco (2018), Rien
ne va plus (2019), Ogni
riferimento è puramente casuale (2019), Gli
ultimi giorni di quiete (2020), Vecchie
conoscenze (2021)
e Le
ossa parlano (2022).
Renzo
Montagnoli
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