Le
ossa parlano
di
Antonio Manzini
Sellerio
Editore Palermo
Narrativa
Pagg.
416
ISBN
9788838942990
Prezzo
Euro 15,00
Un
romanzo notevolmente avvincente
All’inizio
del romanzo il vice questore Rocco Schiavone sembra riuscire a
sistemare due problemi che l’assillavano, e che sono
concatenati; infatti in corso di giudizio è stata accertata la
verità sul caso Mastrodomenico e anche in conseguenza di ciò,
onde porre fine a una tragedia (l’uccisione della moglie
Marina) che lo tormentava da anni, prende la decisione migliore e
vende l’appartamento di Roma, che tanto gli ricorda gli anni
felici trascorsi con la consorte. A questo punto si potrebbe pensare
che al brillante investigatore si prospetti l’inizio di una
nuova vita, forse con un rapporto duraturo con un’altra donna,
ma non è così perché il destino gli porta uno
dei casi più tormentati nella sua professione; infatti in un
bosco non lontano da Aosta un medico in pensione, che fa un po’
di footing, trova delle ossa semi sepolte che da subito fanno pensare
a quelle di un bambino. La macchina della giustizia inizia a
muoversi, prima titubante perché non sa nemmeno chi sia il
nome di quella vittima e poi implacabile. Implacabile? Sì,
perché Schiavone comprende subito di trovarsi di fronte a un
omicidio commesso da uno o più pedofili, e allora diventa una
belva. Niente lo ferma, giorno e notte non fa che pensare a trovare
il colpevole di quella creatura di cui con non poca fatica si è
riusciti a scoprire l’identità. L’indagine è
difficile, occorre entrare nel mondo di questi pervertiti ed è
una vera e propria discesa all’inferno. Si incontrano così
tanti personaggi che bazzicano zone peculiari della rete, esseri
immondi solo da disprezzare, mentre per le loro vittime innocenti si
può provare solo commozione e pietà. Tutta la sua
squadra e anche altri elementi dedicano ogni momento allo scopo di
poter concludere un’indagine difficile e inquietante, si
studiano i linguaggi cifrati, i nomi con cui si presentano, insomma
si fa tutto quello che è umanamente possibile. Arrivano a un
punto che credono di avere in pugno il colpevole, ma questi non si
rivela tale e solo quando sembra di uscirne sconfitti l’istinto
e il talento di Schiavone portano a risolvere il caso. Resta l’amaro
in bocca, per un bambino abusato e ucciso, e in più per il
nostro vice questore c’è la consapevolezza che trovare
un nuovo amore che possa dare un senso alla sua vita è
praticamente impossibile. Marina è sempre nella sua mente, gli
parla e lui risponde, il quadro di un uomo infinitamente infelice.
Le
ossa parlano è un romanzo che avvince dall’inizio
alla fine.
Antonio
Manzini (Roma,
7 agosto 1964)
Attore
e sceneggiatore, romano (allievo di Camilleri all'Accademia Nazionale
d'Arte Drammatica), ha esordito nella narrativa con il racconto
scritto in collaborazione con Niccolò Ammaniti per
l'antologia Crimini.
Del
2005 il suo primo romanzo, Sangue
marcio (Fazi).
Con
Einaudi Stile libero ha pubblicato La
giostra dei criceti (2007).
Un
suo racconto è uscito nell'antologia Capodanno
in giallo (Sellerio
2012).
Del
2013, sempre per Sellerio, ha pubblicato il romanzo giallo Pista
Nera. Secondo
episodio della serie: La
costola di Adamo (Sellerio
2014).
Nel
2015 pubblica Non
è stagione (Sellerio), Era
di maggio (Sellerio)
e Sull'orlo
del precipizio (Sellerio).
Del 2016 è Cinque
indagini romane per Rocco Schiavone (Sellerio).
Altri suoi romanzi pubblicati con Sellerio
sono: 7-7-2007 (2016), Pulvis
et umbra (2017), La
giostra dei criceti (2017), L'
anello mancante. Cinque indagini di Rocco Schiavone (2018), Fate
il vostro gioco (2018), Rien
ne va plus (2019), Ogni
riferimento è puramente casuale (2019), Gli
ultimi giorni di quiete (2020), Vecchie
conoscenze (2021)
e Le
ossa parlano (2022).
Renzo
Montagnoli
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