Il
ladro d’acqua
di
Ben Pastor
Arnoldo
Mondadori Editore S.p.A.
Narrativa
Pagg.
472
ISBN
9788804724254
Prezzo
Euro 15,00
Un
valido nuovo protagonista
Dopo
aver letto i numerosi romanzi con protagonista Martin
von Bora, ufficiale della Wermacht, nonché agente dell’Abwehr,
opere che mi sono indubbiamente piaciute, avevo proseguito con una
nuova serie introdotta da Ben Pastor e imperniata sulle figure del
medico ebreo Solomon Meisl e del primo
tenente degli ulani Karel
von Heida, non ritraendo tuttavia uguale soddisfazione e del resto
deve essere stato anche per gli altri lettori, perché dopo I
misteri di Praga e
La
camera dello scirocco
l’autore
non è andato oltre. Francamente ero dispiaciuto che fossero
terminati gli episodi che vedevano in azione Martin von Bora ed ero
oltremodo dispiaciuto che la nuova serie non fosse di pari livello.
Per fortuna la
scrittrice
ha ideato qualcosa di nuovo, sempre nell’ambito dei romanzi
gialli di ambientazione storica, facendo scaturire dalla sua fervida
fantasia le vicende che vedono protagonista Elio Sparziano, ufficiale
romano, nonché storico, figura esistita veramente, uno degli
autori dell’Historia Augusta, di cui tuttavia non si sa altro.
Cronologicamente
Ben Pastor è passato dal XX secolo addirittura ai primi anni
del 300 dopo Cristo allorché su parte del grande impero
regnava Diocleziano, figura carismatica che fu l’unico
imperatore a lasciare il trono abdicando.
Il
primo che ho letto è Il ladro d’acqua, un
titolo che può far sorridere, ma che nulla ha a che fare con
il furto di questo liquido, perché sono chiamati così i
predoni che, grazie a complicità, assalgono i trasporti di
mercanzie lungo il Nilo. Verso la fine della primavera del 304 Elio
Sparziano è incaricato dall’imperatore Diocleziano a
recarsi in Egitto con lo scopo di verificare la reale applicazione di
due suoi editti, quello volto a calmierare i prezzi e quello
finalizzato a stroncare il cristianesimo; inoltre, dovrà
contemporaneamente fare una ricerca di dati storici necessari per
redigere una biografia dell’imperatore Adriano, che lì
era stato durante uno dei suoi numerosi viaggi.
Non
aggiungo altro, sia per evitare il rischio di anticipare troppo al
lettore, sia perché la trama, molto varia, è
decisamente intricata. Mi permetto solo una piccolissima aggiunta e
cioè che cercare elementi che riguardano Adriano finisce
inevitabilmente con l’incontrare la triste vicenda del suo
giovane amante Antinoo, tragicamente scomparso.
Dico
subito che, per quanto lento, con ritmi blandi, il romanzo mi è
piaciuto, sia per lo sviluppo della trama, sia per la capacità
di descrivere un paese di antica gloria, l’Egitto, ora
decadente, solo una pallida ombra del passato, di cui tuttavia
permangono riti religiosi e aspetti filosofici. Tutti i personaggi
son ben delineati, soprattutto Elio Sparziano, un uomo che, essendo
un militare, obbedisce all’ordine del suo diretto superiore, e
cioè Diocleziano, non lasciandosi intimorire né dalle
difficoltà, né dai pericoli, per la sua vita, che
emergono in una missione che ne avrebbe dovuto essere esente. Ci sono
pagine interessanti sui culti religiosi, sui personaggi che vengono
in contatto con l’ufficiale romano, e non mancano anche belle
descrizioni sia dell’Egitto che di Roma antica.
Per
farla breve, non so come saranno gli altri di questa serie, ma posso
dire che per il primo episodio Ben Pastor è partita con il
piede giusto, creando un protagonista che è un uomo del suo
tempo e inventando una trama che pagina dopo pagina avvince sempre di
più.
Scrittrice
italo americana Ben
Pastor,
all'anagrafe Maria
Verbena Volpi,
nata a Roma il 4 marzo 1950 ma trasferitasi ben presto negli Stati
Uniti, ha insegnato Scienze sociali presso le università
dell'Ohio, dell'Illinois e del Vermont. Oltre a Lumen,
Luna bugiarda, Kaputt Mundi, La canzone del cavaliere, Il morto in
piazza, La Venere di Salò, Il
cielo di stagno,
- ovvero il ciclo del soldato-detective Martin Bora (pubblicati da
Hobby&Work a partire dal 2001 e poi da Sellerio) - è
autrice di I
misteri di Praga (2002), La
camera dello scirocco,
omaggi in giallo alla cultura mitteleuropea di Kafka e Roth (Hobby
&Work), nonché de Il
ladro d'acqua (Frassinelli
2007), La
voce del fuoco (Frassinelli
2008), Le
vergini di pietra e La
traccia del vento (Hobby
& Work 2012), una serie di quattro thriller ambientata nel IV
secolo dopo Cristo.
Nel
2006 ha vinto il Premio Internazionale Saturno d'oro come migliore
scrittrice di romanzi storici.
Le
sue opere sono pubblicate negli Stati Uniti e in numerosi Paesi
europei.
Un
suo racconto è incluso nell'antologia Un
Natale in giallo (Sellerio
2011).
Nel
2014 esce La
strada per Itaca (Sellerio)
e nel 2020 Il
ladro d'acqua (Mondadori).
Renzo
Montagnoli
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