Buonanotte signor Lenin di Tiziano Terzani –
Edizioni Tea
Tiziano
Terzani parla, in questo suo bellissimo libro, della
fine dell'impero
sovietico. Nell'agosto del 1991, infatti, mentre lo scrittore si trovava in
Siberia, sul fiume Amour, con una spedizione sovietica-cinese, avvenne il
famoso colpo di stato contro Gorbacev; decise allora
di intraprendere, da solo, un lungo viaggio fino a Mosca.
Il
libro è il resoconto di questo percorso, attraverso la Siberia,
l'Asia Centrale e il Caucaso, toccando città mitiche quali Samarcanda, Bukkhara e Taskent.
Nel
saper narrare di paesaggi stupendi, quasi primordiali, Terzani
ha saputo cogliere con rara abilità ed efficacia lo sgomento per l'improvviso
cambiamento, il salto nell'ignoto come tanti all'epoca avvertirono.
L'abilità
non è tanto quella del giornalista in cerca di scoop, quanto quella di saper
partecipare al lettore le sue sensazioni, le sue impressioni, con quella
pacatezza e imparzialità che gli sono sempre state proprie.
E
in più di una pagina emerge forte il suo alto senso di umanità, la comprensione
per il turbamento delle genti, l'angosciosa attesa di risposte che forse non
arriveranno mai.
Gli
eventi della storia sono determinati da pochi, ma la realtà di questi è vissuta
da tutti. Così, accanto a speranze autonomistiche, a
desideri di una libertà vagheggiata e sconosciuta, si accompagnano i timori sia
di quelli che prima si foraggiavano del regine sovietico,
sia dei tanti, umili cittadini che, scardinati di colpo da un modus
vivendi, temono per il loro futuro.
E'
un caleidoscopio di personaggi, dal più potente al più povero, che anima le
pagine, in un quadro d'insieme di rara bellezza.
Come
suo solito, Terzani osserva, domanda e anche, a
volte, esprime la sua opinione di uomo che sa fare proprie le incertezze di un
intero popolo.
Un
libro che ritengo fondamentale per cercare di comprendere ciò che è stato e
perché tramontato il grande impero sovietico.
L'autore
Tiziano
Terzani (1938-2004) è stato per una trentina d'anni
corrispondente del settimanale tedesco Der Spiegel dall'Asia e collaboratore, prima
di Repubblica, e poi del Corriere della Sera. Profondo conoscitore dell'Asia,
ha scritto su questo continente numerosi libri, tradotti in diverse lingue.
Tra
le sue opere ricordiamo: Pelle di leopardo, La porta proibita, Un indovino mi
disse, In Asia, Lettere contro la guerra, Un altro giro di giostra e La fine è
il mio inizio, l'ultima
sua opera prima della morte.