Il mondo degli affari
comanda, la politica obbedisce e il popolo viene ingannato
di Lorenzo
Russo
Non solo ignorato, ma tenuto caldo con promesse
fasulle perchè è utile per pagare il conto
del loro malaffare e della conseguente cattiva politica.
Non illudiamoci che il mondo cambi nel meglio per il
popolo.
Gli ideali umanistici, che vengono continuamente propagandti, non sono altro che una parvenza di luce dietro
la quale agisce il male, una pillola per mantenere la febbre bassa senza che la
malattia guarisca.
La casta, che tutto dirige e pretende, è forte e
unita, mentre i popoli sono divisi sia nei concetti sia nelle azioni da
contrapporre.
La legge del pane e della frusta è valida anche oggi
per tenere sotto controllo il popolo, solo che oggi viene mascherata dietro
ideologie che sanno di salvezza e pace.
Il cristiano, quello vero, lo sa ed è pronto a
sacrificarsi perchè crede nel premio del
dopo vita.
Oggi in Europa si fa di tutto per invogliare i popoli
ad essere caricativi e tolleranti, come se solo così si possa salvare questo
mondo.
Quanti sono quelli che ci credono e obbediscono!
Purtroppo la realtà è opposta alle buone intenzioni,
quando esse sono dettate unicamente dal buon animo, con il quale possono essere
raggiunti traguardi elevati nel senso spirituale, ma non organizzare la vita
sociale senza l'uso della ragione, un dono che la natura ha dato all'uomo perchè possa svilupparsi e organizzarsi socialmente al
meglio.
Secondo il principio della ragione, ad ogni azione
deve corrispondere una reazione che le sia compatibile, come per esempio di
rispondere ad un aiuto ricevuto con la promessa di contraccambio.
Questo è solo possibile, quando l'uomo fondasse la sua
vita sull'onestà e sobrietà, fatto che contrasta fortemente con le esigenze
dell'economia del profitto, che fa dell'uomo un consumatore mai sazio di tutto
ciò che la sua fantasia diventata diabolica gli suggerisce.
Così andando, l'individuo degenera e la società
s'impoverisce, fino a diventare preda dei furbi e malvagi, che, sapendolo, non
fanno altro che aspettare il momento propizio.
Così andando, la democrazia diventa ingovernabile,
diventa una massa inamovibile che blocca ogni buon senso di reazione a vita
nuova.
Ne sorge una situazione di blocco delle energie
positive rilascianti un vuoto sociale e politico incolmabile e attiranti le
forze reazionarie, fino a quel momento dormienti ed ora pronte a risorgere a
nuova vita e capaci di ripristinare l'ordine autocratico che già conosciamo dal
passato.
La vita dà, per poi riprendersi il dato con interessi,
come se anche lei seguisse il senso della ragione: ragione uguale a logica.
Di fatto, l'uomo desidera la pace dopo la guerra, ma
essa va guadagnata giornalmente, con tutto il suo impegno di persona seria e
sociale, per non perderla di nuovo.
Vivere per interessi leggeri, non costruttivi,
significa buttar via la vita, mentre vivere per scoprire e sviluppare i propri
valori umani e sociali e impegnarsi a praticarli significa comprenderla e
guadagnarsi il premio in forma di conquista di una condizione psichica
straordinaria che eleva l'uomo al divino.
Sono propenso a relativare,
nei miei discorsi, i continui riferimenti a un Dio universale e pretenzioso, in
quanto mi sembra più opportuno dedicarmi al Dio personale, che ogni individuo
ha e che quindi anch'io porto con me.
È un Dio variabile perchè conforme
al mio sviluppo cognitivo e sensitivo.
Un Dio di transizione quindi, che mi accompagna giorno
per giorno, perchè è tutto per me.
È specificamente tutto ciò che non conosco e del quale
vorrei conoscerne qualcosa per orientarmi meglio nella mia vita.
Non do quindi una grande importanza a tutto ciò che
viene riferito nei cosiddetti „LibriSacri“
che ogni religione sbandiera per tenere sottomesso il suo gregge, ma che io
ritengo non più assoluto, perchè appartenente
a un'epoca superata intellettualmente e socialmente.
Vero o no, ognuno deve vivere la sua vita quale essere
unico e inconfondibile dagli altri, ma anche con molte affinità comuni e da
sviluppare per il bene della convivenza.
E questo proprio oggi che si riscontra nuovamente
l'agire barbaro e disumano di un gruppo di fanatici religiosi che interpretano
gli „Scritti Sacri“ alla loro maniera per
appagare i propri stimoli incolti e animaleschi.
Agiscono in nome di un Dio, che mai è stato, non è
tuttora e mai sarà come lo intendono.
Eppure anche qui agisce il senso della ragione, che
crea odio e vendetta quando la libertà di un popolo non è rispettata.
Di fatto, è tempo che le nazioni più forti la
finiscano di voler dominare quelle più deboliperchè ricche
di materie prime.
Le azioni di conquista non altro portano che disordine
sociale, povertà, odio e stimolo di vendetta come ebbene oggigiorno si
riscontra.
Non c'è scampo per la razza umana senza una politica
economica internazionale di sostegno e collaborazione globale.
Anche il Dio della vendetta deve avere il Suo opposto,
in quanto è un prodotto dell'uomo, per cui la verità non può che esistere al di
fuori del suo limitato stato cognitivo e sociale, il cui accesso è aperto solo
a chi è in pace con se stesso e il suo prossimo.
Come rompere le catene che sottomettono i popoli alla
casta dei potenti ce lo insegnano coloro che hanno messo la loro vita al
servizio dell'Umanità.
Unirsi e organizzarsi per la pace senza temere la
fine, perchè fine non è, bensì rinascita.
Ad ogni modo non fuggire per salvare la propria vita, perchè così perdono tutti e la casta vince ancora.
Chi si sacrifica per una buona causa salva l'Umanità
nel tempo a venire, quando il tutto si dissolverà e la giustizia riemergerà e
ripagherà chi si è messo al suo servizio.