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  Editoriali  »  La Giornata Mondiale della Poesia (UNESCO) negli occhi dei giovani, di Vincenzo D'Alessio 29/03/2018
 

La Giornata Mondiale della Poesia (UNESCO) negli occhi dei giovani, di Vincenzo D’Alessio


Bisogna entrare nelle aule delle scuole statali del Sud per comprendere appieno il calore che promana dagli occhi dei giovani: speranze solari, gioia di colori, forza di vivere lontani dal rancore che nutre da troppi secoli questa terra senza pietà.

I giovani del Sud sono i sentimenti veri che il poeta e critico letterario Davide Monda enuncia nella prefazione alla raccolte delle poesie di Salvatore Di Giacomo: “ (…) Ad un altro livello, poi, diverse di queste poesie verranno con ogni probabilità lette e rilette, spesso non senza emozione, dai napoletani e, in generale, dai campani più sensibili al divenire della cultura. A questi ultimi, infatti, il poeta meridionale par excellence dirà e darà senza dubbio assai più di quanto non comunichi a coloro che non lo sono.”

Quest’anno la Giornata Mondiale della Poesia (voluta dall’UNESCO) ha svolto questo precipuo ruolo: risvegliare nei giovani studenti l’amore per il dialetto, la lingua dei luoghi dove essi vivono, la sonorità della musica dei vicoli e dei rioni che la terra del Sud non ha dimenticato del tutto: hanno risposto bene!

La trilogia poetica digiacomiana scelta dalle professoresse Valeria Villari e Monica Caputo dell’Istituto Comprensivo Statale “ Abate Ferdinando Galiani” di Montoro composta dalle poesie “ Marzo” , “Pianneforte ‘e notte ” e “Ncopp’ a nu muntone ‘e munnezza” ha fatto rivivere il mondo dei vicoli di Napoli, la musicalità dei testi, la povertà della gente napoletana durante il Secolo Breve nell’anima dei giovani studenti.

Con il bene placito della dirigente professoressa Domenica Raffaella Cirasuolo la Giornata Mondiale Della Poesia ha avuto il suo esordio nel modo migliore: i giovani studenti della seconda sezione D, non solo hanno recitato e analizzato i testi, ma hanno cantato in coro la poesia “ marzo” nella versione che il gruppo musicale degli “ Showmen” ha realizzato negli anni Sessanta nella bellissima voce del bassista del gruppo Mario Musella.

Giornata memorabile per noi tutti perché, nonostante le difficoltà economiche e sociali vissute in ogni famiglia degli studenti, i versi del grande napoletano e la musica degli Showen hanno riaperto nel cielo dell’aula uno squarcio di Speranza.

Non è mancato il contributo dell’Editore FARA di Rimini che ha fatto pervenire in dono ai giovani studenti, alle professoresse e alla Dirigente, una copia delle ultime raccolte poetiche dei suoi autori.




 
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