Rivelazioni
buone e cattive, in un mondo bisognoso
di
Lorenzo Russo
Ipocrisia
e falsità sono i padroni del mondo.
Proprio
oggi si è continuamente martoriati da notizie che a primo
acchito sembrano vere e solo dopo risultano ingannevoli, false.
Non
c'è fonte genuina che le faccia sorgere, e qui mi piace
presentare il confronto con la fonte d'acqua, una volta portatrice di
vita sana, ma che ora si ostenta a scorrere in questo mondo diventato
puzzolente e ingrato.
Il
terreno, una volta coltivato per produrre beni di prima necessità,
non produce che veleni, in forma di strutture industriali e
commerciali di ogni tipo, edifici senza limiti di dimensione ed
eleganza per un mondo diventato insaziabile, prodotti tecnici che
servono unicamente a soddisfare la vanità e presuntuosità
dell'uomo diventato Dio in terra, per cui tutto gli deve essere
appropriato e servile.
La
natura sembra tacere, forse aspetta che l'uomo si ravveda e voglia
riconciliarsi con lei, ma io la sento già rumoreggiare, ancora
in sordina, pronta però a esplodere e riprendersi tutto ciò
che è suo.
Le
soluzioni di questa vita per l'uomo non stanno in terra, ma su nel
cielo, per cui egli farebbe bene a proteggere l'ambiente che lo
ospita, se non vuole che sia proprio lui a distruggerlo.
Con
ritmo sempre più veloce si nota lo scomparire della
tranquillità nei luoghi che prima erano rifugio e deposito di
salute sia per l'uomo sia per gli animali.
I
terreni ancora coltivati producono in sempre maggiore quantità
prodotti per la sussistenza di una popolazione crescente e mai sazia
e lo fanno grazie all'impiego di sostanze chimiche dannose.
Di
questo passo si può già prevedere il collasso
ambientale e la fine di ogni forma di vita.
È
tempo che si provveda a spingere le popolazioni a modificare il loro
ritmo e stile di vita.
È
tempo che si elabori un vivere del tutto nuovo, imponendo limitazioni
in quei campi delle attività umane che risultino d'essere la
causa del collasso ambientale, a incominciare dalla procreazione
senza limiti, se non quelli di incrementare i problemi esistenziali
già esistenti.
È
tempo che si metta in atto quella che io chiamo la rivoluzione
economica sociale, propagando il senso di responsabilità
individuale verso la società, che va intesa come fondamento
del progresso e benessere comune.
Un
nuovo sistema educativo ed istruttivo deve essere messo in atto con
lo scopo di divulgare il concetto che solo uniti si è forti e
resistenti contro le difficoltà della vita.
L'uomo
deve sentirsi diventare nuovo e valido in questo costrutto, dove
ognuno è da considerare utile, indispensabile e quindi anche
responsabile.
La
natura ha creato l'uomo con caratteristiche differenti, affinché
possa sorgere una società funzionante nella creatività
del singolo, creatività che va messa al servizio della
comunità per essere buona.
Ciò
che sono riusciti a realizzare un tempo gli eroi spartani, dovrebbe
essere ancor meglio realizzabile oggi, dove i problemi sembrano non
finire e il futuro diventare sempre più nebuloso e incerto.
Questo
sarebbe anche il vero e unico scopo della propagazione cristiana:
diventare nuovi e liberi in un mondo nuovo e migliore.
Come
conseguenza del sorgere di una nuova identità umana muterebbe
anche il sistema economico, perché non si fonderebbe più
sul profitto, bensì sulle necessità primarie che sono
da soddisfare e di conseguenza sul benessere comune.
E
sempre conseguentemente migliorerebbe anche l'ambiente, non più
considerato come bene da usurpare, ma da venerare per il proprio
bene.
In
questa realtà mi riconosco come uno che ha imparato a
distinguere tra il bene e il male, dove il bene è ciò
che serve alla comunità e il male al singolo.
Grazie
alla condizione conquistata mi sento libero perché unito con
tutto l'universo.
Con
questo voglio affermare che si può ottenere di più,
quando lo si volesse veramente.
Mi
è chiaro che il tutto sa di miracolo, impossibile da
realizzare, ma è così che ogni impresa ardua all'inizio
sembra impossibile e che poi, passo per passo, diventa più
facile, da poter alla fine affermare che bisogna crescere con lei,
affinché il suo successo diventi anche il nostro.
Arrivato
sulla cima delle rivelazioni buone, volgo lo sguardo laggiù
verso la valle, dove vedo gli uomini continuare a vivere la loro vita
penosa tra tradimenti, violenze, e ipocrisie..
In
questo momento mi accorgo che il processo evolutivo non è
realizzabile per tutti, per cui rimane un richiamo di un tempo nel
quale era possibile.
Ad
esso si aggiunge il desiderio di ritornare indietro, quando per il
tutto si era provveduto, ma l'uomo, ingrato, voleva di più, ed
ora soffre e impreca per il suo destino e reagisce facendo tutto ciò
che mai dovrebbe fare.
Ma
così è, quando il male ha il sopravvento e si vuole di
più del meritato.
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