Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
 

  Editoriali  »  Osservazioni varie e attuali, di Lorenzo Russo 14/07/2019
 
Osservazioni varie e attuali

di Lorenzo Russo





Non meravigliamoci se il mondo è sempre in subbuglio.

Come potrebbe essere diversamente, non essendo ancora finito e qui aggiungo che, molto probabilmente, non lo sarà mai.

I conflitti sono così programmati, da farmi pensare che siano proprio loro a generare nuovi carichi di energie, indispensabili per la continuazione della vita.

L'uomo è in possesso della ragione, che lo aiuta a rimediare agli errori commessi, ma purtroppo essa è condizionata dal suo stato emotivo, che è in grado di bloccarla, così che entrambi si avvicendano, creando successi e disastri.

E qui consiglio di non lamentarsi troppo, in quanto i lamenti non migliorano un bel niente, mentre sarebbe meglio darsi da fare, affinchè la vita diventi più vivibile e gratificante per tutti.

Gli ideali generano la forza di impegno e il coraggio a portarli a termine.

In essi l'uomo si sente forte e prediletto da chi lo ha creato, ma guai se non riuscisse a controllarli, nei momenti di evidente testimonianza di cecità e incontrollabilità.

Da qui sorgono i grandi disastri della storia umana, perchè invece di generare l'agognata società civile evoluta la distruggono, soffocando il meglio che si è raggiunto.

E qui mi preme aggiungere che l'ipocrisia è un'arma molto efficace, in quanto da scatto matto all'avversario di turno e, infine, anche a se stessi, nel momento in cui si dovrà rendere ragione del proprio operato.

Questo perchè in questa vita tutto ha un inizio e una fine, alla quale ognuno deve presentare un bilancio, che può essere liberatorio o di colpa secondo che abbia adempiuto ai suoi compiti o aver sciupato le tante occasioni presentategli, quelle di aver vissuto per riconoscere i propri doveri, affidatigli da chi lo ha creato a sua somiglianza.

Ed è così che ognuno ha un proprio destino da sostenere, affinchè il tutto, conosciuto e non conosciuto, compia il corso voluto dall'Alto, ancora sconosciuto, ma certamente più evoluto e potente,.

Questo momento arriverà, prima o poi, per tutti, e sono guai per chi non l'abbia preso in considerazione.

È il momento nel quale viene a ognuno chiaro, se la sua vita abbia avuto un senso corretto, cioè umano e costruttivo, questo secondo il detto di quasi tutte le religioni.

E qui vengo a criticare le situazioni anomali riscontrabili in una società, di per sè civile e democratica, come quella italiana.

Premetto, che una società civile e democratica si fonda su regole orientate sul benessere e uguaglianza di doveri e diritti della sua popolazione.

Purtroppo, quando noto che queste regole vengono applicate secondo il caso da esaminare, allora non sono più regole, ma opinioni con effetto deliberante.

Un paese non può permettersi che organi deliberanti agiscano seguendo scopi politici o economici per favorire una casta o una ideologia non approvata dalla maggioranza della popolazione.

Sarebbe il caso di sopruso aggravato paragonabile all'esercizio della dittatura, e qui aggiungo che il perdurare di tale situazione prima o poi sfocerebbe in una rivoluzione civile.

Visto così abbiamo tutti molto da fare, affinchè uno stato sia di tutti i suoi cittadini e non di un gruppo qualunque, teso ai propri interessi politici, economici o ideologici.

È da anni che i paesi dominanti nella UE tendono ad appropriarsi più potere, naturalmente in maniera velata, danneggiando i paesi più deboli.

Dovrebbe essere palese a tutti,che la Germania della signora Merkel e la Francia approfittano, da tempo, del loro maggiore influsso nelle decisioni europee per realizzare una politica sovranista a scapito soprattutto dell'Italia, loro maggiore concorrente.



Non do solo a loro la colpa delle loro voglie espansionistiche, ma all'Italia stessa, perchè, sempre presa da litigi e ostruzionismi interni di bottega, si mostra debole e incapace di difendersi.

Giorno per giorno diventa sempre più palese il declino dell'Italia quale stato e nazione, per cui potrebbe accadere che i suddetti stati europei la vogliano, almeno parzialmente, ridurre a un loro protettorato economico, come d'altronde lo fu secoli addietro.

Non è così che, con la caduta dell'impero romano, il bel paese divenne per secoli terra di conquista?

E qui noto che l'italiano, una volta che era servo di altre nazioni, e qui aggiungo anche lo stato della chiesa, dimostrò di possedere grandi qualità creative in ogni campo dell'arte e del buon vivere, da essere stato altamente ammirato e considerato, mentre oggigiorno viene ritenuto inaffidabile e inconcludente.

Una gran parte della colpa va alla chiesa cattolica che, per secoli, ha soggiogato l'italiano al suo servizio, con minacce sfocianti in persecuzioni severe e atroci e scomuniche, costringendolo a rifugiarsi nell'ipocrisia e falsità buonista, propagando quindi un credo lontano da quella annunciato dal suo fondatore.

Anche oggi si riscontra la velata politica della Chiesa sul tema dell'immigrazione incontrollata verso l'Italia. che nasconde il volere riconquistare l'influsso perduto, da quando l'italiano si è un po’ emancipato e quindi liberato dal suo dominio secolare.

Immigrazione è di per sè segnale dell'esistenza di gravi disuguaglianze di condizioni di vita tra i popoli, le cui cause risiedono maggiormente nel perdurante sfruttamento compiuto dalle potenze europee.

Di queste disuguaglianze ne approfittano tuttora i potenti di questo mondo, per indebolire le nazioni in conflitto con se stesse e quindi incapaci di difendersi.

I veri aiuti umanitari vanno eseguiti nei paesi dei bisognosi, educando e istruendo le corrispettive popolazioni a comportamenti più coscienti perchè diventati irreversibili.



Ritornando all'Italia, aggiungo che il prossimo futuro sarà dimostrazione della capacità del paese a risorgere dalla letargia di coscienza nazionale attuale e ridiventare una nazione affidabile e combattiva nella UE e nel mondo globalizzato.

Il mondo non è migliorato, anzi sta peggiorando sempre di più.

La globalizzazione sta divorando i suoi popoli che, rimasti incoscienti e creduloni, non hanno ancora capito cosa sta succedendo.

Da qui temo il sorgere di una rivoluzione mondiale, i cui rischi economici e sociali non sono prevedibili nella loro intensità e gravità, ma che potrebbero segnare la fine dell'esistenza umana.
















 
©2006 ArteInsieme, « 014052160 »