Come
conigli tratti dal cappello
di
Cristina Bove
l’aria
che avvolge i corpi
è il calco d’ogni forma
_
una fusione a cielo perso_
l’antimateria ha il suo marchio
di fabbrica
siamo
scavati nelle nuvole
abbiamo l’elemosina del sogno
a
farci vivi nella dissolvenza
_le variazioni sono effetti
labili_
il dentro è della stessa consistenza
dell’aria
che ne sagoma i contorni
anime
confinate nei minuti
_lo spazio un vuoto a rendere_
siamo
prova tangibile d’un Dio
che si diletta a nascere e
morire
a nostra immagine
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