I
morti
di
Andrea Biondi
Mi
sono seduto al tavolo e ho parlato coi morti.
Avevano
per me grandi ceste di erbe selvatiche
amare
e scure come passi nella soffitta.
È
salito uno spirito agitando una palma
benedetta,
descriveva
nell’aria versi cortissimi,
una
bimba lo guardava e gocciava latte dai seni.
Sentivo
le note di un organetto dal campo:
sembravano
stelle disseminate per la campagna.
Poi
i morti sono andati.
Mi
hanno lasciato due mani sul tavolo,
un
foglio, una penna, qualche verso da vergare.
Da Le
campagne hanno bocche (Fara, 2017)
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