Settembre
è una fisarmonica dalle mie parti
di
Angela Caccia
Settembre
è una fisarmonica dalle mie parti
la
suona un vecchio emigrante
partì
straniero in Germania
tornò
straniero a casa sua ai figli
lasciati
col muco al naso e ora con la barba,
ad
una donna lontana
di
cui imparò ad amare il fantasma,
a
quella vicina e illecita
che
fu il conforto di un volto addormentato al fianco
dal
mantice ancora note – ora profughe ovunque –
suona
e
chiude gli occhi il mio emigrante
è
dietro le palpebre che si bruciano chilometri
Da Accecate
i cantori (Fara, 2017)
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