Non
si perdona
di
Angela Caccia
Non
si perdona
chi
ami e invecchia per la morte
io
non ti perdono questa farsa
in
cui sarei la figlia e tu la madre
se
sono io che ti imbocco
–
io
– a farmi bastare per entrambe
un
respiro solo
non
ti perdono il tuo sperderti
in
rivoli e baleni vorrei – a volte –
fossi
già morta per salvarti intatta
in
un ricordo faro – a me –
stentata
barcarola e mozzo (poi mi pento
e
tremo che Dio – un dio qualunque –
possa
ascoltarmi
e
impoverirmi della stella polare il cielo)
Da Accecate
i cantori (Fara, 2017)
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