Lascio
una terra
di
Carla Malerba
Lascio
una terra
persa
in acque di infiniti azzurri
in
cui pigro trascorre il giorno
e
la notte si apre
al
connubio dei pollini
che
infioreranno rocce e rovi.
Torno
ai dolci profili di colline
dove
le cime degli alberi
si
muovono al vento
e
sussurrano accordi.
Qui
l’aspro del mare
non
giunge.
Ma
del vulcano scabro
fiorito
nei pendii
di
rossi cappelli di fate
porto
negli occhi l’alto profilo.
Da Poesie
future (puntoacapo,
2020)
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